No a riduzione degli stipendi, le istituzioni vigilino sui cda delle aziende
Gentile redazione di Quilivorno.it, scrivo in merito a problematiche del mondo del lavoro con la speranza che la missiva sia pubblicata nella posta dei lettori. Vengo al problema , si stanno allargando sempre di più e ha macchia d’olio le disdette dei contratti integrativi delle aziende ex-municipalizzate e non, nel nostro territorio Aamps ed ora anche il Ctt nord (ex Atl) hanno attuato questa strategia , io mi domando: si sta facendo propaganda di abbassare le tasse, di non incrementare l’iva, di eliminare l’imu, per dare ossigeno alle famiglie e quindi aumentare i consumi e invece di colpo da un giorno all’altro si decurtano gli stipendi mensili di operai passando da 1450 euro mensili a 1200 euro con tagli del 20%. Il mio vuole essere un appello alle istituzioni e più precisamente alle prefetture , ai sindaci dei Comuni e a tutte le forze politiche del nostro territorio ad un controllo e ad una regolamentazione di tali strategie del massacro dei lavoratori e conseguentemente delle loro famiglie da parte dei vari consigli di amministrazione. Mi auguro che ci possa essere l’attivazione da parte di tutti per evitare di essere corresponsabili ad un impoverimento di famiglie , già a fare i conti con la crisi economica e che possono essere messe definitivamente sul lastrico, onde evitare immaginabili conseguenze destabilizzanti sulla pace sociale e ordine pubblico.
un lavoratore del ctt nord.
Galvagno Maurizio
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