Incrocio in tilt. Aci: semaforo rosso per la Municipale. Risposta: “Nessuna emergenza trascurata”

Heusch e Marcucci puntano il dito sulla poca vigilanza da parte degli agenti. La dottoressa Pedini difende il suo operato: "Tilt di 37 ore, noi abbiamo fatto il possibile"

Duro attacco dell’Ac Livorno per bocca di Riccardo Heusch e Virgilio Marcucci (Presidenti Commissione Traffico e Mobilità e Tutela Automobilisti)  alla Polizia Municipale e al Comune di Livorno a causa del maxi tilt del semaforo dei cimiteri della Misericordia e di come sia stata gestita l’emergenza viabilità. Sotto a questa troverete la risposta della polizia municipale per mano della dottoressa Michela Pedini,  Titolare Posizione Organizzativa Sezioni Territoriali Sicurezza e Mobilità.

Ecco la lettera integrale di Aci:

“Con l’impianto di Barriera Margherita non funzionante, all’incrocio con l’Aurelia gli automobilisti hanno vissuto momenti di caos e anarchia: sia la capacità di gestione di una pur limitata emergenza da parte dei Vigili Urbani, sia le infrastrutture con le quali questi si trovano ad operare (vedi illuminazione assente nel recente caso dell’investimento del pedone sulle strisce di viale Carducci), hanno evidenziato preoccupanti lacune.
Apprendiamo con stupore dai media locali del prolungato disservizio subìto per oltre due giorni dagli utenti della strada livornesi, provocato dall’improvviso spegnimento del semaforo che regola l’incrocio di Barriera Margherita.

Tilt gestionale. Alla luce del racconto che emerge dalle cronache, viene da chiedersi come sia stato possibile da parte della Polizia Municipale non riuscire a predisporre un servizio continuato per la gestione dei corretti flussi di traffico. Questo specialmente in virtù del fatto che è stato gioco forza coinvolto quello che da sempre rappresenta un punto nevralgico per la viabilità cittadina. Come si può affermare di non essere riusciti a gestire una situazione certamente classificabile alla voce emergenza imprevista eppure altrettanto sicuramente non catastrofica al punto di non poter essere riportata in breve tempo nei canoni della consueta normalità? Da ciò, dobbiamo allora forse dedurre che la Municipale sia in grado di far valere le proprie competenze soltanto quando si tratta di elevare sanzioni? La cronaca non specifica nel dettaglio che cosa sia tecnicamente accaduto ai semafori andati in tilt. Eppure, è inevitabile domandarsi come sia possibile che un moderno impianto nel 2016 non preveda, sempre in caso d’improvviso malfunzionamento, di poter passare dalla regolazione automatica a quella manuale in tempi rapidi, con pochi e semplici comandi? Peraltro, nonostante il cattivo funzionamento, la luce gialla lampeggiante risultava comunque accesa, rivelando quindi come la linea elettrica non fosse affatto interrotta. Una condizione che avrebbe consentito un minimo margine di manovra.

Ombre sulla sicurezza. Nella mancanza di dati oggettivi, ogni supposizione e conclusione diventa lecita. Innegabile invece è che coloro che sono chiamati per ruolo ad amministrare e/o intervenire in determinate situazioni, non può certo permettersi di pontificare sul tema della sicurezza e della cosiddetta mobilità sostenibile se poi, in parallelo, non agisce con tempestività e concretezza sul campo, dotando con la necessaria costanza le strade urbane di adeguate infrastrutture. Difatti, al di là di dilettantesche inefficienze in caso di emergenze anche minime, ancora più drammatico è il mancato rispetto delle regole esistenti  da parte del Comune in tema di sicurezza. In merito all’investimento di alcuni giorni fa della malcapitata anziana intenta ad attraversare all’altezza delle strisce pedonali  di viale Carducci, il Codice ed i regolamenti attuativi (rif.D.M. 05/11/2001 e segg.) impongono modalità precise ed estremamente dettagliate. In particolare, la distanza di visibilità in presenza di attraversamenti pedonali deve essere tale da consentire al conducente di percepire la presenza di un ostacolo eventuale ed è direttamente dipendente dalla capacità di reazione del conducente e dal limite di velocità esistente sulla strada. Con pavimentazione bagnata da un velo di 0,5 mm di acqua e un limite di velocità pari a 50 Km orari, la distanza minima di visibilità è pari a 75 metri (a 30 metri con limite a 30 Km orari ed a 105 metri con limite a 70 Km orari). La distanza di visibilità deve essere reciproca tra il pedone che si accinge ad attraversare e il conducente. Tali condizioni devono ovviamente permanere nelle 24 ore e in tutte le situazioni: ci sembra che invece, nella fattispecie in esame, le disposizioni cogenti della legge siano state totalmente disattese. Leggi e regolamenti dettagliati esistono: tutto ciò che l’AC provinciale chiede è, molto banalmente, il rispetto delle regole“.

Riccardo Heusch e Virgilio Marcucci, presidenti Commissione Traffico e Mobilità / Tutela Automobilisti Ac Livorno

La risposta della Municipale   Il maxi tilt si è verificato alle 19 circa di lunedì 18 gennaio. L’impianto semaforico di Barriera Roma è stato “rotto” per 37 ore consecutive. Le lanterne semaforiche erano posizionate sul lampeggiante quindi si applicavano le ordinarie regole sulle precedenze come previsto dal Codice della Strada, ciò nonostante la Polizia Municipale non ha trascurato le esigenze connesse alla sicurezza della circolazione disponendo il presidio dell’impianto (che per essere efficace richiede la presenza di 6 agenti , uno per corrente di marcia) dalla mattina di lunedì 18 (appena terminati i servizi di attraversamento alle scuole) con cambio sul posto tra le pattuglie della mattina con quelle del pomeriggio per i momenti di punta del traffico . Sono poi stati garantite verifiche di controllo sullo scorrimento del traffico dalle 14:00 alle 16:30, dalle 16:30 alle 18:50 il presidio è stato nuovamente ininterrotto. Alle 18:50 circa il traffico è andato in tilt a causa di due sinistri occorsi quasi in contemporanea uno alla rotatoria di Coteto ed uno in Viale Alfieri davanti all’Ospedale. Ovviamente a causa dei veicoli incidentati fermi in carreggiata la duplice fila sull’Aurelia (una verso Salviano, una verso il centro) si è prolungata fino al semaforo di Barriera Roma . Le pattuglie al semaforo, constatato che i veicoli erano incolonnati, si sono portati velocemente sui sinistri rilevando gli incidenti e ripristinando la viabilità in meno di venti minuti (poi certo un po’ di tempo è stato necessario per “sfoltire” la fila). Dalle 20:30 la pattuglia serale ha effettuato verifiche di controllo sullo scorrimento del traffico. Dalla mattina di martedì 19 (appena terminati i servizi di attraversamento alle scuole) la P.M. è tornata a presidiare l’impianto prestando assistenza alla ditta che effettuava le riparazione e allontanandosi solo dopo aver verificato il perfetto funzionamento per ogni ramo della complessa intersezione.

Il Titolare Posizione Organizzativa
Sezioni Territoriali Sicurezza e Mobilità

Dr.ssa Michela Pedini

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