In via Poccianti multe a raffica ma quel cartello…

Mi trovo a scrivere queste righe dopo che, per la seconda volta in pochi giorni, in Via Pasquale Poccianti sono state verbalizzate decine di multe alle auto in sosta sul marciapiede.
Alle richieste di chiarimento, il Corpo di Polizia Municipale ha risposto evidenziando che la loro non era una libera iniziativa e che stanno agendo a seguito di un esposto di un cittadino che lamentava l’impossibilità a circolare liberamente sul marciapiede.
Premesso che è fuori di ogni dubbio che il parcheggio sul marciapiede sia condotta legittimamente sanzionabile mi preme evidenziare alcuni aspetti della questione:
1) il marciapiede in questione è l’inno al degrado, caratterizzato da arbusti cresciuti sull’asfalto, da una quantità di rifiuti imbarazzante, dalla presenza di scarichi non convogliati in fognatura per le condense degli impianti di condizionamento presenti sulle facciate degli edifici (dei quali mi chiedo la legittimitá), dalla presenza di fioriere installate permanentemente su suolo pubblico a delimitazione di una presunta uscita di sicurezza di un esercizio prospettante Piazza XX Settembre (della quale mi chiedo altrettanto la legittimitá), dalla presenza di installazioni impiantistiche e dalla presenza (maggiormente marcata in passato), dall’indisciplinato parcheggio di cicli ben lucchettati;
2) il marciapiede in questione, con esclusione della succitata uscita di sicurezza e di un passo carrabile, è praticamente privo di qualsiasi uscita/entrata da fabbricati (è presente un altro fondo ma inutilizzato);
3) il marciapiede in questione è da sempre utilizzato per la sosta.
Quanto da me indicato, di fatto, non può in alcun modo giustificare la condotta scorretta di chi su quel marciapiede parcheggia; vero, anzi verissimo, se non mi fossi volutamente dimenticato di tralasciare un particolare. Su quel lato di strada è installato un cartello stradale (a dire la veritá parzialmente ostruito alla vista dalla macchina esterna di un condizionatore), conforme al vigente codice della strada (a conferma che non si tratta di un reperto storico), che indica chiaramente che quel lato di strada è adibito a parcheggio riservato ai residenti nella fascia oraria che va dalle 8:00 alle 20:00 (preciso che sul lato opposto non è presente alcun divieto di sosta).
Il paradosso non sta tanto nella presenza di quel cartello ma in quello che ci siamo sentiti dire dall’operatore telefonico del Corpo di Polizia Municipale; abbiamo infatti provato a spiegare che, seppur condividendo il principio per cui non sia legittimo sostare sul marciapiede, tale comportamento (consolidato da sempre) deriva dal fatto che, sostando correttamente sotto al marciapiede, il transito in Via Poccianti risulterebbe di fatto precluso e che la segnaletica stradale riserva quel lato alla sosta di noi residenti; al nostro invito ad una maggior tolleranza (in relazione anche al problema della mancanza di idonei spazi di parcheggio per i residenti – si consideri che piazza XX settembre è interamente perimetrata da strisce blu – ed alle caratteristiche proprie della strada) la risposta dell’operatore è stata che bisogna sostare sotto il marciapiede (senta tanti se e tanti ma) ma che non dobbiamo farlo perchè verremmo multati in quanto creeremmo intralcio alla circolazione stradale.
Da cittadini ci chiediamo: ma se su entrambi i lati è consentita la sosta secondo quale principio verrebbero multate per ostacolo alla circolazione stradale solamente le auto parcheggiate su un lato (oltretutto quello che la segnaletica indica come parcheggio riservato ai residenti) e soprattutto perchè, davanti a situazioni consolidate che di fatto non creano imminente pericolo, prima di avviare procedimenti sanzionatori (ripetuti nel tempo) non si cerca di informare i cittadini? E come si pensa di ovviare a tale comportamento (la sosta sui marciapiedi in centro) in una cittá che tale problematica la riscontra praticamente in tutte le strade? Non chiediamo certo di poter infrangere le regole ma chiediamo semplicemente un pizzico di tolleranza in più davanti ad una situazione, per quanto illegittima, derivante dalla necessitá di trovare un parcheggio quando la sera si torna a casa.
A titolo di chiarezza mi preme evidenziare che chi scrive non sostava su quel marciapiede e non è stato multato.

Un cittadino perplesso

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