Io, in sedia a rotelle ho vinto casa ma così non entro. L’assessore risponde

Sono un ragazzo di 24 anni e, a causa di un incidente stradale, vivo in sedia a rotelle da circa 6 anni. Negli ultimi tempi, per cause che non sto qui a riportare in quanto sarebbe impossibile riassumere tutto in una pagina di testo, la situazione sia economica che familiare mi ha portato ad aderire al Bando promulgato dal comune di Livorno riguardante gli affitti a canone concordato, per la precisione ho aderito sia al Bando inerente agli alloggi di via Galilei che a quello riguardante gli alloggi di “Lamarmora” per intenderci.
Preciso che solo il Bando riguardante via Galilei prevedeva un aumento del punteggio in graduatoria in caso di disabilita’ in quanto solo nel palazzo di via Galilei (cosi mi e’ stato detto) risultano esserci 2 alloggi adibiti a persone con handicap.
Ora il fatto e’ questo: sono rientrato tra i destinatari degli alloggi di Via Galilei e mi e’ stato appunto assegnato uno di questi. Il problema e’ che il palazzo, al giorno d’oggi, non e’ accessibile in quanto presenta 2 grandi scalini per accedere al portone, in seguito sono costretto ad andare in fondo al corridoio per poter prendere un montascale che mi fa scendere (molto lentamente) circa 7/8 gradini (che devo poi riportare in alto per far si che si ricarichi la batteria) e, una volta giu’, devo prendere un ascensore che mi porta al secondo piano.
Allora io mi chiedo se e’ possibile fare un bando di questo genere, con annessa la riserva per disabili e poi a conti fatti rendersi conto che per disabili c’e’ ben poco?
A questo punto (e credetemi e’ molto difficile cercare di riassumere in poche righe il tempo e le energie che ho sprecato battendomi per quello che credo essere un mio diritto), comunque a questo punto mi sono recato piu’ volte, non meno di 5, all’ Ufficio Casa del Comune in via Pollastrini, dove addirittura mi e’ stata richiesta una certificazione di uso effettivo della carrozzina (per la precisione la fattura di pagamento della stessa a carico della ASL), in quanto, a parer loro, ci sono differenti tipologie di disabilita’ ed evidentemente l’ incapacita’ di deambulare non e’ stata contemplata durante la stesura del Bando altrimenti l’alloggio sarebbe stato accessibile, o forse lo e’ per una persona disabile ma non per una persona che non puo’ camminare. Nonostante cio’ mi viene detto di andare a chiedere giustificazioni a CASALP in quanto i lavori di ristrutturazione del palazzo sono stati svolti da loro. Vado a CASALP e li mi viene detto che (non si sa bene quando) cominceranno dei lavori sul marciapiede che permetteranno un accesso agibile fino a dentro il palazzo.  Rimangono pero’ alcuni problemi credo di fondamentale importanza. Il primo ed il piu’ importante e’ che i posti auto (ho la macchina anche io) sono stati fatti dietro il palazzo e dai posti auto per accedere all’ interno della struttura e’ stato creato un ponte fatto di scale, CASALP mi ha rassicurato dicendomi che verra’ fatto un posto auto riservato a disabili sulla strada, il problema e’ che io per scendere devo tenere lo sportello aperto qualche minuto per permettere il montaggio della carrozzina (questo tempo e’ necessario per rendermi una persona maggiormente autonoma e libera e per poter uscire in maniera indipendente), e questo risulta essere estremamente pericoloso se si pensa che mi troverei praticamente in mezzo di strada. Inoltre, ammettendo che, rischiando ogni volta, riesca ad arrivare al portone, impiegherei circa 7 minuti per arrivare al piano dove e’ situato l’alloggio. Sono percio’ tornato nuovamente all’Ufficio Casa del Comune chiedendo se fosse possibile trovare un altra soluzione ma la risposta e’ stata assolutamente negativa e l’unico parere che sono stati in grado di darmi e’ stato un sollecito affinche’ accettassi tale alloggio e chiudessi le pratiche.
Allora torno a chiedermi: l’unica possibilita’ che ho di non perdere un opportunita’ cosi tanto cercata e voluta, un opportunita’ indispensabile per me e sulla quale avevo riposto fiducia e speranza, e’ di accettare un alloggio nel quale non riesco neanche ad arrivare?? devo accettare un alloggio per lasciarlo vuoto fino a che non saranno ultimati i lavori (peraltro non ancora cominciati)?? A quanto pare si! Non si pensa che ogni volta dovro’ parcheggiare e scendere rischiando la vita, non si pensa che saro’ costretto ad impiegare piu’ di 5 minuti ogni volta che dovro’ entrare od uscire di casa (sperando sempre che sia tutto funzionante!).
Per il Comune la colpa e’ di Casalp (che ha curato la ristrutturazione), per Casalp la colpa e’ del Comune (che ha gestito il Bando), il problema e’ che io non cerco le scuse o le colpe di nessuno. Io vorrei solamente un alloggio accessibile che non crei pericolo e che non presenti barriere. Ma forse ho sbagliato a seguire le indicazioni e a fidarmi di un bando che prevedeva alloggi accessibili perche’ cosi non e’, o forse se avessi avuto un altro tipo di disabilita’ in casa magari ci sarei anche arrivato!  Credo e spero che un altra soluzione si possa trovare e con un pizzico di accortezza in piu’ si sarebbe anche potuta evitare una situazione del genere. Mi piacerebbe sapere cosa devo ulteriormente fare e a chi devo rivolgermi per far si che cio’ che mi spetta sia effettivamente portato a termine senza per forza dover adattarmi ad una situazione pressoche’ limitante per non dire totalmente inadeguata.
In fin dei conti una soluzione ci deve essere (ed io ne ho pensate diverse ma giustamente non spetta a me ne’ ordinare ne’ pretendere) ma come cittadino, come ragazzo e come persona assegnataria di un alloggio a canone concordato ho il diritto che mi venga assegnata una casa (per la quale ho i requisiti necessari) che non presenti barriere!

Michele

La risposta dell’assessore –  “L’Amministrazione sta seguendo con attenzione la questione del signor Michele. Vi sono diverse soluzioni possibili e praticabili e c’è l’impegno condiviso di Comune e Casalp per arrivare a una conclusione positiva della vicenda, auspicando che i tempi siano più celeri possibile. Personalmente la problematica dei portatori di handicap è estremamente importante e ci sta molto a cuore. Purtroppo sono numerosi sono i casi di persone affette da disabilità e un’Amministrazione Comunale non può che impegnarsi per trovare soluzioni di pronta risposta. L’incalzante problematica non può che evidenziare una urgenza di soluzioni. Tutti hanno diritto a poter godere delle abitazioni nella maniera più autonoma possibile. Ed una apposita regolamentazione sul punto non può che ritenersi necessaria e doverosa”.

Ina Dhimgjini
Assessore al Sociale e Casa

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