In Italia un impoverimento dell'informazione o modo di fare informazione superato?

Sono una persona comune, di media cultura che vive e lavora in città, come ogni mattina mi sveglio di buon umore (ad essere onesti il primo suono di sveglia mi rende tutt’altro che positiva), e come ogni giorno mi piace far colazione con la mia famiglia, ascoltando il telegiornale, per poi approfondire il tutto più tardi attraverso la lettura di un quotidiano locale. Ascoltando però uno dei qualunque comuni telegiornali mattutini, e garantisco che non fa alcuna differenza il canale su cui sono sintonizzata, rimango perplessa ogni giorno di più: al posto delle notizie nazionali ed estere, che credo siano il maggiore punto di interesse di ogni cittadino, puntualmente mi imbatto in continue ed estenuanti pubblicità sulla programmazione serale, mista ad una buona dose di oroscopi (con plus di servizi a pagamento)e meteo.

Qualora ho la fortuna di non imbattermi soltanto in notizie banali e gossip, mi trovo di fronte a uno pseudo articolo di stampo più giornalistico, ed è li che lo pseudo giornalista dà il meglio di se: qualche giorno fa ho sentito una notizia che riguardava il notissimo Silvio Berlusconi, chi curava la notizia ha definito D-Day, il giorno in cui verrà presa una decisione che riguarda il suo futuro politico.

Ora ascoltando quel paragone mi è venuta la pelle d’oca, perché diciamolo, io credo che quel giornalista l’abbia sparata bella grossa, ora il D-Day è stato un giorno che ha modificato il destino dell’Europa e probabilmente del mondo intero, in quel giorno sulle spiagge della Normandia ci sono stati un enormità di cadaveri di giovani soldati, e scusate se è poco ma questo accostamento l’ho trovato sia fuori luogo che di cattivo gusto, ma evidentemente sarò io che esagero…

Poi passando oltre, ascoltando la parte della cronaca sportiva, arrivano dei flash a mio dire veramente raccapriccianti, ora i nostri bravi calciatori sono passati, grazie a questi cronisti, allo status di “eroi”, li si che sento montare una rabbia senza eguali.

Pensare che a me avevano fatto studiare che si poteva definire eroe Salvo D’Acquisto, che si è sacrificato davvero, oppure più personalmente ritengo consono poter definire la celebre Madre Teresa, un eroe dei nostri tempi. Mai e poi mai avrei definito eroe chi guadagna miliardi divertendosi, e che ha la faccia tosta di suggerire a noi comuni cittadini, che stentiamo a sopravvivere in tempi di crisi, a fare beneficenza. Questo non è accettabile. Concludo chiedendomi se questo impoverimento dell’informazione lo avverto solo io, oppure siamo in molti ad essere stanchi di questo modo di far notizia. In fondo credo che l’Italia sia piena di buoni giornalisti a cui è stata tolta la penna per interessi economici, vedi il caso di Enzo Biagi, pertanto non ci resta che alzarci in piedi, e pretendere, un informazione migliore.

Valeria S.

 

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