“Impossibile pedalare sul lungomare. Perché nel nord Europa non accade? Pista invasa dai pedoni”

Dopo il caso di Tirrenia (leggi qui la segnalazione)  un lettore porta all’attenzione della città la difficoltà nel percorrere con la bicicletta la pista ciclabile sul lungomare invasa dai pedoni.

La lettera – Caro direttore, è con rammarico che mi rendo conto di quanto ancora, nella nostra città, ci sia da fare per sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo alle piste ciclabili. Che non devono essere considerate piste… pedonabili, ma solo strade riservate ai ciclisti, che così vengono sottratti alle insidie del traffico, specialmente dove le auto scorrono velocemente, come sui viali a mare. Ed è proprio sul lungomare che invece le piste ciclabili vengono prese d’assalto dai pedoni e quindi rendono impossibile pedalare serenamente, senza stress, perché è un continuo dribblare persone che invadono le corsie, spesso anche con i cani al guinzaglio (ma anche senza…). Una cosa impensabile nel nord Europa dove sono stato recentemente: laggiù c’è massimo rispetto delle corsie per biciclette, come c’è rispetto degli spazi per i pedoni.
Capisco che passeggiare sullo sterrato possa essere difficoltoso per i genitori con i passeggini e per portatori di handicap, non per il resto delle persone.. la domanda che mi pongo è la seguente: ma quando non c’era la pista ciclabile le persone dove camminavano?
La mia riflessione coinvolge allo stesso tempo anche le autorità che come tali dovrebbero vigilare e garantire il rispetto delle aree garantendo di conseguenza una maggior sicurezza delle persone, ciclisti e pedoni.

Valerio Degl’Innocenti

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