Il Fials risponde all’assessore: “Si preferisce attaccare il sindacato piuttosto che fare critica”

Le ultime dichiarazioni dell’assessore  Dhimgjini  pubblicate sulla stampa risultano, a parere della segreteria Fials di Livorno, condividere le scelte della direzione sanitaria ASL6. Si preferisce, infatti, attaccare il Sindacato Fials che interviene in maniera critica e circostanziata a denunciare le evidenti carenze della sanità pubblica locale pur di mantenere buone relazioni con  la Direzione della ASL 6 il cui “confronto sta producendo risultati molto proficui”. In ordine:

Legge Regionale n.28/2015 Ci  parrebbe chiaro dalla lettura del verbale n.1 Anci toscana del 17 febbraio 2015 la mancanza di osservazioni contrarie da parte del Comune di Livorno  alla valutazione della proposta di Legge di riordino  del servizio sanitario regionale poi approvata L.R.28/2015; pertanto è alquanto incomprensibile  adesso porsi a sostegno del referendum abrogativo della L.R.28.

Conferma dell’ex Direttore Generale come vice Commissario ASL 6: La conferenza dei Sindaci poteva esprimere parere contrario alla conferma dell’ex Direttore Generale a vice Commissario ASL 6 ma non  lo ha fatto; ciò significa che la sua gestione è stata valutata positivamente.

Per il FIASL, invece, la gestione della ASL 6 è valutata fallimentare. Purtroppo i dati sono incontestabili: siamo in Area Vasta Nord Ovest la provincia con maggiore abitanti ma con il rapporto più basso di posti letto e di dipendenti e con servizi territoriali inadeguati alle necessità. Non c’è da visitare solo nell’ospedale di Livorno il II° padiglione ristrutturato a nuovo ma destinato a rimanere ancora chiuso, ci sono spazi vuoti inutilizzati destinati ad ulteriore degrado, ci sono sprechi di risorse come l’appalto della sterilizzazione dei ferri chirurgici per cui stiamo pagando l’Azienda Ospedaliera Pisa. Le affermazioni dell’Assessore ci sorprendono, vorremmo capire quali sono i presupposti per ritenere il confronto sull’attuale situazione “un buon punto di partenza per lavorare in sinergia”, non siamo capaci di vedere quali siano i risultati proficui in considerazione della non avvenuta  riduzione delle liste di attesa, dell’incremento delle fughe dei cittadini verso altre Aziende e il settore privato, della mancata realizzazione delle Case di Salute, della riduzione personale ogni anno di oltre 12 milioni di euro. Tutti questi dati sono disponibili consultando i bilanci aziendali della ASL 6 e la determinazione n. 434/2015 su Piano assunzioni e dotazioni organiche,  documenti che forse l’assessore, rassicurata dalle rappresentazioni ottimistiche della Direzione Aziendale, non ha letto. Avremmo auspicato una forte inversione di tendenza in termini di programmazione e investimenti che va ben oltre il normale riadeguamento delle attrezzature destinate per usura ad essere sostituite. Diversamente la provincia Livornese è condannata a  rimanere l’anello più debole della nuova ASL Area Vasta Nord Ovest; il processo di ristrutturazione iniziato con la delibera Giunta Regionale Toscana 1235/2012, infatti,  ha visto le altre aziende investire per specializzarsi es. Lucca per la proctologia e ricostruzione pavimento pelvico, Viareggio per la procreazione assistita e riabilitazione neurologica, Massa per la riabilitazione cardiologica ecc. In questo anno di insediamento della nuova Giunta Comunale non abbiamo visto iniziative forti nei confronti della ASL 6 per tutelare i diritti dei cittadini e dei lavoratori e nemmeno nei confronti della Giunta Regionale Toscana per restituire a Livorno e alla sua provincia le risorse necessarie per assolvere ad un ruolo di primaria importanza all’interno degli assetti sanitari nell’ambito della costituenda nuova Azienda di area vasta.

La sede legale e le prospettive:

Il Sindaco di Lucca per conto della Conferenza dei Sindaci della ASL 2 ha avanzato a luglio la candidatura di Lucca a sede legale della nuova Azienda Sanitaria indicando anche concretamente le possibili soluzioni. L’assessore Dhimgjini  afferma che nell’ambito della conferenza zonale a settembre sarà “socializzata” la candidatura di Livorno e ciò rappresenta, a nostro avviso,  una modalità tardiva ed inappropriata. Le stesse affermazioni riportate dalla stampa, inoltre, della Commissaria De Lauretis, confermano la mancanza di una adeguata richiesta per rivendicare Livorno come sede legale della nuova ASL territoriale.

Le prospettive, all’atto dell’ingresso nella nuova Azienda, per Livorno e la sua Provincia sono preoccupanti; la conferenza dei Sindaci in un anno non è riuscita a fornire un quadro programmatico per il futuro assetto della sanità livornese individuando precise conferme per le attività svolte e rivendicando  la istituzione di nuove.  L’approvazione del Regolamento Ministeriale sulla classificazione e gli standard degli ospedali mette al riparo l’ospedale di Livorno e gli Ospedali della Provincia da probabili riduzioni? I Dipartimenti interaziendali previsti dalla legge Regionale n. 28/2015 concentreranno ulteriormente gran parte delle attività  nelle Aziende Universitarie Ospedaliere?  In pratica ci pare che il Sindaco di Livorno non abbia voluto esercitare il ruolo di controllo e di programmazione che gli viene assegnato dalla legge 40/2005 lasciando libera di azione la ASL 6

Conclusione:  I temi esposti sono stati illustrati in più occasioni al Sindaco Nogarin , all’Assessore al ramo  e nel corso di audizioni nelle competenti commissioni del Consiglio Comunale pertanto è inaccettabile il richiamo rivoltoci ad un maggiore “rispetto istituzionale”. E’ inaccettabile che ogni critica venga vissuta con insofferenza e bollata di allarmismo. Le istituzioni non sono organi autoreferenziali e dirigistici ma debbono aprirsi  ai cittadini attraverso una vera partecipazione. Per queste ragioni l’appellativo di “scorretti” lo rispediamo al mittente.

LIVORNO 14 AGOSTO 2015

 Segreteria FIALS   Provinciale Livorno              

Boem Daniela, Baldeschi Massimiliano, Banti Emanuele 

 

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