Idv: la tv commerciale è gratis? Neanche per idea ci costa un salasso

Complici forse i guai del suo proprietario, che in qualche modo deve riconquistare un po’ di consenso, da qualche giorno un noto gruppo televisivo sta bombardando le case degli italiani con centinaia di spot auto-celebrativi, in cui si compiace di regalare gratuitamente ai telespettatori ore e ore di intrattenimento, “senza chiedere niente, neanche un bollettino” (riferimento esplicito al canone RAI). Credo sia una delle tante balle che il suo proprietario sta propinando ai cittadini da anni e anni: prima di tutto perché il tanto odiato canone RAI non è mai stato messo in discussione dai governi degli ultimi vent’anni, che con il gruppo televisivo in questione avevano molte cose in comune.

Non sarà mica perchè l’esistenza del canone sottopone la RAI ad un tetto di raccolta pubblicitaria, in modo che la “concorrenza” privata possa papparsi quasi il doppio degli introiti rispetto alla TV di Stato, pari a circa 2 miliardi e mezzo di euro all’anno?

Si arriva così al punto: questi 2 miliardi e mezzo chi li paga? Provenendo dalla pubblicità, ovviamente li pagano le famiglie italiane, ogni volta in cui acquistano prodotti reclamizzati in TV.

Se poi aggiungiamo la perdita secca per le casse dello Stato causata dalla ridicola tassa per le concessioni delle frequenze TV, pari all’1% sul fatturato (mancato incasso che il cittadino deve ripianare, magari con l’IMU, l’IVA e quant’altro), si arriva a cifre astronomiche: altro che gratis, paghiamo a peso d’oro trasmissioni tutto sommato scadenti….e ci prendono pure in giro.

Andrea Romano – Coordinatore provinciale IDV Livorno

Riproduzione riservata ©