Raffineria Eni: la situazione non è assolutamente risolta

La situazione della raffineria di Livorno non è assolutamente risolta, nonostante il “silenzio” di tutti i lavoratori Eni ed dell’indotto … e nonostante qualcuno abbia fatto passare la riunione del 25 Ottobre al ministero dello sviluppo economico, come una vittoria. La raffineria Eni resta in vendita, non ci sono investimenti di alcun tipo, non ci sono garanzie per nessuno, sia per il personale Eni e sia per quello delle ditte in appalto , mancano nuove assunzioni per coprire le posizioni vuote da tempo.  Eni ed il Ministero si erano impegnati a dare una data ed un nuovo incontro entro un mese dal quel 25 Ottobre per chiarire il nostro futuro..…
Adesso il tempo è scaduto, senza che nessuno abbia detto o fatto niente!Stiamo facendo la fine dei nostri amici e colleghi della TRW!
È l’ora della protesta vera, di far aprire gli occhi anche a quei pochi lavoratori che ancora credono alle favole dell’azienda e di qualche vecchio volpone sindacalizzato, memori degli anni d’oro, in cui tante realtà livornesi navigavano, raffineria inclusa. I tempi sono cambiati, la realtà del lavoro è ben diversa, qualcuno  in fabbrica ha interesse a vendere fumo negli occhi a qualche sprovveduto, negando l’evidenze, nascondendo la realtà dei fatti di un sito industriale che sta morendo, che è alla fine, facendo perdere a Livorno ed al suo territorio 1000 posti di lavoro con tutte le ricadute negative per l’intera città.  Ci vuole adesione massima allo sciopero del 25 Novembre e ci vogliono molte altre azioni di protesta importanti, per opporsi a queste scellerate scelte economico industriali! E qua i sindacati, se ancora esistono,devono reagire con decisione contrastando la dirigenza aziendale ed il governo.

Firmato un gruppo di lavoratori della Raffineria molto preoccupati e delusi.

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