Forza Italia, reddito di cittadinanza? Propaganda elettorale
Indubbio che le scelte amministrative, nella nostra città, stiano avvenendo in funzione delle prossime elezioni.
Prima la scelta del concordato per Aamps solo a dimostrazione del fallimento generale della gestione politica del PD in una città simbolo;
Ora il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del M5S nazionale, tenuto nel cassetto fino a dicembre per fare in modo potesse essere operativo a ridosso delle elezioni.
I € 300.000, 00 stanziati, con l’ultima variazione di bilancio, per l’iniziativa, però, non sono stati individuati “attraverso un piano di razionalizzazione e gestione oculata delle spese e quindi senza nessun taglio”, come affermato; i fondi impegnati nel ‘reddito minimo di dignità” sono, infatti, quelli destinati, fino ad oggi, alle card sociali rilasciate, da anni, a circa 480 cittadini, finalizzate al pagamento delle utenze ed alla spesa quotidiana di generi alimentari.
Oggi, invece, vanto dell’amministrazione, i € 500,00 assegnati per 6 mesi, potranno essere spesi senza alcun limite o indirizzo, i beneficiari potranno scegliere come utilizzarli senza nessuna ” tracciabilità” potrebbero anche decidere di impegnarli in alcolici e giochi d’azzardo…. cosa che, naturalmente, non si verificherà !
Così organizzato e definito questo “esperimento” sembra proprio essere perseguito con l’unico scopo di creare attenzione mediatica e propaganda elettorale per il Movimento a poche settimane dal voto in città strategiche.
I beneficiari dovranno solo rendersi disponibile a svolgere lavori socialmente utili “eventualmente” indicati dal Comune per almeno 4 ore settimanali e, sempre ‘eventualmente’, ad ‘offrire’ la propria disponibilità per la partecipazione a progetti mettendo a disposizione un numero di ore non superiore ad 8 settimanali. Tutto molto aleatorio ed arbitrario.
Questi beneficiari, quindi, non saranno accompagnati in un percorso di integrazione lavorativa, non avranno alcun obbligo nell’utilizzo dei soldi e tanto meno dovranno presentare alcuna rendicontazione. Un ‘regalo’, più che un contributo pubblico, elargito con i soldi dei livornesi.
Quindi, dopo gli 11 milioni di Tari non riscossa dal PD e fatta pagare in tre anni ai cittadini livornesi dal M5S, oggi lo stesso movimento ‘carica’ sui livornesi anche i € 300.000,00 fino a dicembre scorso destinati alle Social card con una precisa scelta politica: poter ‘sbandierare’ sotto elezioni una ‘promessa’ possibile e mantenuta.
I 480 fruitori delle Social Card “sacrificati”, non saranno certo menzionati !
Quando si dice che al peggio non c’è mai fine !
Viene da chiedersi se Livorno potrà mai essere una città normale.
Maristella Bottino
Coordinatore Prov.le Forza Italia
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