Fiab e Wwf. Mozioni per la riapertura del sottopasso di via di Salviano: lettera aperta
Le Associazioni Fiab Livorno e WWF Pandaciclisti , con il sostegno dei loro soci e sostenitori, desiderano manifestare tutto il loro rammarico e sconcerto per quanto hanno letto sull’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì 24 novembre 2014. Si discuterà e si voterà sulla riapertura agli scooter del sottopasso ciclopedonale di via di Salviano.
Sono addirittura due i punti dell’ordine del giorno che fanno riferimento a questo: una Petizione Popolare e una esplicita richiesta da parte del gruppo PD. Il sottopasso nacque come ciclo-pedonale circa 12 anni fa o perlomeno questo era l’uso previsto nell’accordo Ferrovie dello Stato – Comune di Livorno.
Nella città con più motorini d’Italia pro-capite che di conseguenza è in cima alla lista per indice di mortalità, per inquinamento acustico e per inquinamento da benzene non poteva che succedere che il sottopasso diventasse da subito la scena di un continuo passaggio di motorini che relegò pedoni e ciclisti nel marciapiede laterale e costrinse gli abitanti a sopportare giorno e notte un livello di rumore che più volte l’Arpat ha misurato essere ben sopra i limiti di legge. Un grave incidente tra due motorini costrinse alla posa di alcuni
rallentatori. Nel 2010 l’Arpat propone la chiusura del sottopasso ai mezzi motorizzati a due ruote. Nel
2012 la circoscrizione 4, che ha continuamente monitorato i flussi sul sottopasso, rileva un aumento del 27% del passaggio dei motorini rispetto al 2003. Finalmente, all’inizio del 2013, dopo molti confronti tra ufficio Ambiente, circoscrizione, Arpat e Vigili Urbani, il comando di Polizia Municipale emette una ordinanza di chiusura del Sottopasso ai mezzi motorizzati a due ruote.
Non esiste nessun motivo che ci possa far tornare indietro rispetto a questa decisione. Non certo quello della sicurezza: non crediamo sia necessario ricordare di nuovo i dati drammatici ACI-ISTAT. Non certo quello Ambientale: chiedete alla Arpat o, meglio ancora alla USL. Non certo quello della mobilità: vogliamo o no fare un passo in avanti? Non la vogliamo una mobilità che funziona e che restituisce economia alla comunità?
Questa città ha bisogno di crescere, rigenerarsi, di diventare più moderna, di riqualificare i suoi spazi pubblici, di rilanciare il commercio sulle sue strade finalmente vivibili e piene di gente. Ha bisogno di fare progetti perché si possa risolvere questa drammatica crisi economica che aggredisce l’occupazione e vuole toglierci la speranza. L’ultima cosa della quale Livorno ha bisogno è che il Consiglio Comunale si occupi di prendere decisioni per fare passi indietro di 10 anni e contemporaneamente non presenti alcun progetto concreto
per il futuro. Abbiamo letto sui quotidiani che L’Assessore all’ambiente e alla mobilità Giovanni Gordiani ha dichiarato che sta partendo la redazione del Piano Urbano della Mobilità, strumento indispensabile e da troppo tempo atteso. Il Compito del Consiglio Comunale è anche quello di chiedere conto di questo: a che punto siamo con il piano? Quale la tempistica? Come si raccorderà con gli altri uffici? Come coinvolgerà i portatori di interesse? Sarebbe stata questa una mozione sensata da porre alla Giunta a proposito di mobilità. Prima il Piano poi le soluzioni di dettaglio. In campagna Elettorale Tutti i candidati a Sindaco e molti attuali consiglieri (con l’eccezione di Elisa Amato) hanno aderito, secondo noi con sincerità e convinzione, al
manifesto per la mobilità urbana proposto dalle principali associazioni ambientaliste e sportive cittadine e lanciato dalla Campagna nazionale “10 minuti”. L’amministrazione Nogarin ha inserito gran parte dei contenuti del manifesto nel suo programma di Governo e tutte le dichiarazioni pubbliche della Giunta, non ultima quella fatta da Gordiani circa il piano della mobilità, confermano le loro intenzioni di portare la mobilità livornese nel futuro. Finalmente. Che il Consiglio Comunale dia logica conseguenza alle linee di
Mandato che ha votato.
Noi non rappresentiamo i ciclisti e i pedoni, noi rappresentiamo tutti i cittadini che vogliono una città migliore, più bella, più sicura e, soprattutto, con una economia più solida, automobilisti e scooteristi inclusi , quali anche noi siamo. Se qualcuno dei consiglieri ha dei dubbi circa il fatto che la nostra sia la soluzione giusta si confronti pubblicamente con noi saremo ben lieti di farlo.
Luca Difonzo, Fiab Livorno
Graziella Rossini, WWF Pandaciclisti Livorno
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