Sono un ex candidato di Sinistra Unita e l’8 giugno non voterò Pd

Sono un (ormai) ex candidato di Sinistra Unita per il Lavoro (iscritto a Rifondazione). Al di la del fatto che dispiace non essere andati al ballottaggio (a questo punto credo che avremmo sicuramente vinto contro Ruggeri ed il PD – meditate gente meditate) vorrei esprimere la mia posizione, non essendo d’accordo per come è stata gestito, anche a livello di comunicazione, l’invito di Raspanti a votare per il movimento 5 stelle. Per me la campagna elettorale è conclusa, a ciascuno libertà di scelta. E’ ora di lavorare, dall’opposizione ovviamente, per la città e per i cittadini livornesi, quelli che ci hanno votato e quelli che non lo hanno fatto. Ogni scelta che faremo ha due facce della medaglia e come tale è più opportuno invitare alla libertà di voto o… di non voto. La nostra (quella di PRC) è una battaglia seria e difficile, non dovuta dal momento di “incazzatura” verso il PD, ma dettata dalla ricerca di una nuova identità culturale anticapitalista. Il capitalismo (questo capitalismo) ha prodotto quello che abbiamo sotto gli occhi ed ha, per ora, vinto. Noi vogliamo ridare speranza, vogliamo una rivoluzione culturale che indichi ai giovani ed ai non più giovani, ai pensionati, ai disoccupati, una strada da percorrere verso il futuro, fatto di diritto al lavoro, del diritto alla sicurezza sociale e personale, del diritto ad avere cure mediche, del diritto a non essere “burattini” del potere. Personalmente non appoggierò qualcuno che non stimo. Non so ancora che cosa farò il giorno 8, sicuramente non voterò PD, questo è certo! Mi si dirà che se non voterò indirettamente favorirò Ruggeri. Può essere, come può essere che voterò 5 stelle. Però dare indicazioni in una battaglia in cui siamo “spettatori” attivi e paganti… non approvo.

Antonio Caprai

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