Effetto Refugio, qui sì che c’era cultura

Ha perfettamente ragione Claudio Mamugi quando afferma che i giovani hanno bisogno di “curtura”.
Effetto Venezia dovrebbe essere la vetrina estiva di un percorso culturale dal punto di vista teatrale,musicale,artistico…da offrire alla città, in particolar modo ai giovani. Penso che ci siano state alcune buone proposte, non mi soffermo a dare opinioni,non ho avuto modo di essere presente a tutti gli eventi.
Mentre invece ero presente a tutti gli eventi proposti ogni sera ad Effetto Refugio, al Teatro Officina sugli scali omonimi.
La mia opinione è sicuramente positiva,sono state presentate criticità e dibattiti sull’ambiente, il lavoro ,la lotta per il diritto all’abitare, gli orti urbani, la repressione in atto verso le occupazioni, la militarizzazione dei territori palestinesi,la manifestazione per ricordare il nostro mare OLTraggiato…..
Erano presenti banchetti informativi,cibo e bevute a prezzi molto bassi,il cui ricavato andrà a coprire le spese processuali dei compagni denunciati per difendere i diritti di tutti.
Ogni sera alle 20 il Bombatour ha presentato un episodio di storia della città.
Ogni sera alle 22 lo spettacolo del Teatro di emergenza ha proposto Mal’Aria,riflessione sulla nostra città,inquinata e malsana,seconda dopo Taranto.
Questa è ‘curtura’, signor Marmugi, io li ho visti i giovani che ogni sera hanno dato il proprio contributo a dimostrare che non sanno solo “bere una birra diaccia tracannata su’r ponte de Domeni’ani”, ma sanno anche crescere con i valori che noi adulti abbiamo insegnato loro. Se poi al concerto di Mau Mau l’età media era di sessantenni, pazienza.
Alla prossima edizione passi da Effetto Refugio,troverà i giovani che le garbano

Renata Fontanella

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