“Ecografia a mio figlio di 6 anni? Torni tra un anno”. L’Asl: “Esami esigibili anche entro 48 ore”

Ennesimo caso di lista d’attesa lumaca. E’ questo quanto ci ha segnalato un genitore con una lettera che sottolinea ancora una volta la necessità di smaltire la lungaggine per ottenere un’ecografia. In questo caso si tratta del figlio di appena 6 anni che era stato curato in pediatria a Livorno per una cistite acuta. Dopo sette giorni la necessità di effettuare un’eco di controllo ai reni ritenendo questo ulteriore accertamento “molto importante”. Peccato che il primo posto libero risulta essere dicembre 2015.

Ecco la lettera del babbo inviata alla nostra redazione:

“Mio figlio Daniele di 6 anni nei giorni scorsi è stato visitato prima al pronto soccorso di Livorno e poi in pediatria per febbre alta, dolore al basso ventre, malessere generale e problemi alla vescica. Gli è stata diagnosticata una cistite in forma acuta ed è stato sottoposto a cura antibiotica per 7 giorni, ma la stessa infezione virale lo ha riempito di puntini rossi.
La terapia comunque ha funzionato, il bambino è migliorato. Sia in pediatria che al pronto soccorso i dottori sono stati tutti veramente molto bravi, gentili e professionali. Qualche giorno dopo, come consigliatomi in ospedale, porto il bimbo alla visita dalla sua pediatra che mi consiglia un’ecografia di controllo ai reni, ritenendola molto importante.
Oggi, mia moglie è andata in ospedale per prenotarla e le hanno detto che il primo posto libero è per dicembre 2015, fra più di un anno. Assurdo che un bambino di 6 anni debba spettare più di un anno per una ecografia ai reni ritenuta importante. Neanche nei paesi sottosviluppati si può chiedere a un paziente per lo più bambino piccolo, di aspettare più di un anno per un esame diagnostico per capire se è affetto o meno da qualche patologia. Ma come si e’ potuto arrivare a tanto? Lavoriamo, paghiamo regolarmente le tasse tutte trattenute in busta paga, oltre a tutte le altre tasse e imposte che ogni anno aumentano sempre più, viviamo con uno stipendio al limite della sopravvivenza per avere dei servizi a dir poco disumani. Cosa devo fare io adesso? Portarlo a fare un ecografia a pagamento nonostante il mio stipendio? E’ questo quello che vogliono? Io non ho veramente parole, trovatele voi per me se ci riuscite, grazie”.
Luca G. 

La risposta dell’Asl: “Esiste una procedura per svolgere l’esame in 48 ore”-  In merito alla lettera pubblicata stamani sul vostro sito avente ad oggetto i “tempi lunghi” per l’effettuazione di una ecografia ad un bambino l’Azienda USL 6 precisa come da tempo sia operante un protocollo tra pediatri convenzionati e Reparto di Pediatria per la gestione delle urgenze.
Tale protocollo prevede che il pediatra di base che ritenga indifferibile una prestazione contatti direttamente il collega ospedaliero fissando direttamente entro 24/48 ore l’esame clinico.
I nostri pediatri ospedalieri rimangono quindi disponibili ad un colloquio con il collega convenzionato, qualora lo ritenesse necessario, per la risoluzione del caso.

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