E’ arrivato l’ecomostro. Il nostro mare subirà un grosso scempio

Cari cittadini che dormite sonni tranquilli, il mostro è arrivato. Mi riferisco al tanto osannato rigassificatore, quello che avrebbe portato tanti posti di lavoro (ma sono poco più di un centinaio, e di livornesi se va bene una ventina), il gas per non morire di freddo il prossimo inverno (ma di gas ce n’è già più di quanto ne consumiamo) e tanti soldi per il nostro comune (ma ci sono arrivate solo poche briciole)… Beati voi che avete creduto a tutte queste frottole e non vi siete neanche presi la briga di informarvi con mezzi propri che oggigiorno sono alla portata di tutti (visto che i media e la nostra amministrazione si sono ben guardati dal farlo) sullo scempio che subirà il nostro mare e sugli enormi rischi a cui tutti noi saremo esposti. Dico beati voi perché l’ignoranza vi permette di non essere disturbati in quella ormai precaria ma tutto sommato tranquilla esistenza che vi siete o che vi hanno cucito addosso, non aprite mai gli occhi per carità e non impegnatevi per cambiare qualcosa, continuate con le solite lamentele che non vi costano alcuno sforzo aspettando che qualcuno faccia qualcosa per voi. Nel frattempo fatevi portare via tutto: la vita (visto che a Livorno prendersi un tumore è come prendersi un raffreddore) un lavoro dignitoso, la facoltà di dissentire e di far sentire le proprie ragioni, il vostro “amato” mare…

Perciò ripeto: beati voi…. ma sebbene la mia vita sia molto più agitata della vostra, che qualche volta non dorma la notte, che la rabbia per la mia impotenza mi tormenti e che mi preoccupi per il futuro di mia figlia, io non la cambierei mai con la vostra. voi ve la fate scorrere addosso, io posso dire che vivo. Io non mi sentirò mai corresponsabile dello scempio umano e ambientale a cui stiamo assistendo perché non mi sono voltata dall’altra parte. Io potrò guardare mia figlia negli occhi e dirle: anche se loro hanno mezzi troppo potenti per metterci a tacere io ho fatto il possibile per regalarti un futuro migliore. Voi potrete dire altrettanto?

Sonia Bibbolino

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