Dopo il picchetto con l’assessore in via Oberdan “assegnata” una casa di emergenza alla famiglia sfrattata

Il giorno 11 settembre 2014 l’ufficiale giudiziario Bugiani insieme al fabbro si presentavano in via Oberdan per eseguire uno sfratto con l’ausilio della forza pubblica. La famiglia in morosità incolpevole composta da una ragazza madre con tre figli, di cui due minori, si era rivolta al nostro sindacato per ottenere un aiuto. Tramite la commissione territoriale di graduazione degli sfratti era stata inviata la richiesta di sospensione temporanea dell’esecuzione. La prefettura , come purtroppo in tutti i casi recenti, non aveva accettato la sospensione senza oltretutto comunicarlo agli uffici comunali. Per questo motivo il sindacato Asia organizzò un picchetto per quella mattina di fronte all’appartamento. Anche grazie all’intervento diretto dell’assessore al sociale Ina Dhimgjini che partecipò alla trattativa con i proprietari lo sfratto fu rinviato di due mesi ( a fronte di un equo indennizzo per i proprietari) . L’intervento della forza pubblica fu scongiurato anche grazie alla presenza di un nutrito presidio del comitato diritto all’abitare nonostante l’ufficiale giudiziario ne richiese l’intervento. A distanza di due settimane tre appartenenti ai comitati sono stati chiamati in questura e denunciati per interruzione di servizio pubblico! . Nonostante la presenza dell’assessore e nonostante la trattativa andò a buon fine la questura Livornese ha voluto applicare questa forma di rappresaglia squisitamente politica. Per fortuna la famiglia sotto sfratto ha finalmente ottenuto un alloggio in emergenza abitativa nel quartiere Shangai. Questa è la cosa più importante per il nostro sindacato.
Non possiamo però soprassedere sull’atteggiamento di estrema chiusura da parte della Prefettura. Durante l‘ultima riunione della commissione di graduazione ( l’otto ottobre) il vice Prefetto Di Donato ha ribadito di non voler sospendere gli sfratti nei casi in cui non vi sia il consenso del proprietario. Ricordiamo che in tutti i casi di accordo tra inquilino e proprietario la graduazione non è mai servita. E’ proprio in tutti quei casi dove non c’è accordo che la commissione deve operare, utilizzando il fondo per la morosità ( per l’indennizzo del proprietario) e utilizzando i tempi di rinvio per trovare una sistemazione ai nuclei familiari. Siamo di fronte a qualcosa di più che ad una semplice differenza di interpretazione di una legge. La Prefettura ha deciso fermamente di schierarsi dalla parte della rendita immobiliare contro tutti quei cittadini in difficoltà economica. Un atteggiamento poco lungimirante in vista dell’aggravarsi delle situazioni di crisi, che potrebbero anche sfociare in problemi di ordine pubblico. Come sindacato continueremo ad organizzare presidi e picchetti ogni qual volta vi sia bisogno fino a quando non si raggiunga un vero e proprio blocco degli sfratti generalizzato.

Asia – Usb
Ceraolo Giovanni

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