Diritto al lavoro, venerdì 16 presidio davanti alla Prefettura
La violenta ricaduta della crisi sul mondo del lavoro riduce la garanzia di un reddito dignitoso per le lavoratrici, i lavoratori e i pensionati, mentre già oggi milioni di cittadini privi di lavoro e di reddito vivono in condizioni drammatiche. La controriforma pensioni Fornero ha aggravato questa situazione soprattutto per le fasce più deboli. La disoccupazione è ai massimi storici e
la precarietà cronica privano intere generazioni di un futuro autosufficiente come se non bastasse il taglio degli ammortizzatori sociali contribuisce ad aumentare la sofferenza dei lavoratori espulsi anzitempo dal circuito del lavoro.La crisi nel nostro paese e’ affrontata nel peggiore dei modi possibili: invece di trasferire risorse dai ricchi e dai patrimoni per un nuovo modello di sviluppo si tagliano le tutele, si nega un futuro ai giovani e si rinvia il diritto alla pensione per i lavoratori più anziani.La controriforma Fornero inoltre non considera più i lavori usuranti, ha colpito nuovamente le donne lavoratrici e le donne che si occupano di cura delle persone,ha creato un numero ancora indefinito di esodati.
Il movimento delle R.S.U. autoconvocate contro Fornero ritiene totalmente inadeguate le tre ore di sciopero indette dai sindacati e con l’obbiettivo di riaprire la discussione su un tema che interessa tutte le generazioni invita tutti i lavoratori, le lavoratrici, i pensionati/e,i precari/e,i disoccupati/e, gli esodati/e e tutti i cittadini livornesi a partecipare al presidio che si terrà venerdì 16 maggio alle 18 davanti alla prefettura per rivendicare il diritto alla pensione e al lavoro.
Il movimento delle R.S.U. autoconvocate
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