De Carlo: altro che iperdemocrazia, ascoltate di più i cittadini

Quando ci furono le polemiche sull’asfaltatura di via Marradi sotto le vacanze pasquali, Cosimi reagì spazientito alle critiche dei commercianti, dicendo che a Livorno si ascoltano sempre tutti e per questo certe volte c’è l’iperdemocrazia. A Livorno c’è un regime che quando vuole fare qualcosa che gli interessa, la fa senza sentire nessuno e curando gli interessi dell’apparato… La vicenda di Porta a Mare qualche anno fa è emblematica, così come la conferma di Piccini alla Porto 2000. Se invece una proposta viene dall’esterno, ad esempio da un’associazione di categoria, non si valuta la bontà della proposta ed alla fine si approva o si respinge con congrua motivazione, si fa un tavolo in cui si chiamano tutti. Ed alla fine non si decide mai niente. Altre volte non si risponde nemmeno: ieri sono stato ad un dibattito tra appassionati della moto sulla mancata realizzazione di una pista a Livorno. Era stato fatto tutto un procedimento con Provincia e Regione, erano stati fatti gli studi tecnici necessari, il Comune per dieci anni ha evitato di rispondere e la cosa sta lì appesa. Perché si fa così? Perché, invece, di valutare la bontà o meno dell’iniziativa, ci si chiede: prendo più voti se accontento i motociclisti o ne prendo di più se blocco tutto per accontentare tutti coloro che non vogliono la pista nel luogo individuato? Lo stesso vale per la vicenda della cava a Limoncino: prendo più voti se appoggio Bellabarba o se mi schiero con gli abitanti del Limoncino? Questa è la degenerazione della politica altro che iperdemocrazia.

VOTARE PER CAMBIARE – UGO DE CARLO SINDACO

VOTARE PER CAMBIARE – FARE PER FERMARE IL DECLINO

Riproduzione riservata ©