“Cuscino in ospedale? L’ho comprato io a mio padre. Vi racconto la mia disavventura”

Martedì 29 marzo mio padre è stato ricoverato in medicina (5° pad. 2° piano). Gli hanno assegnato il letto che era privo di cuscino (continua)

Martedì 29 marzo mio padre è stato ricoverato in medicina (5° pad. 2° piano). Gli hanno assegnato il letto che era privo di cuscino. Mio padre chiede ad una infermiera se potevano procurarglielo. Dopo un po’ di tempo gli hanno portato dei teli piegati inseriti in una federa (immaginatevi la comodità). Nella tarda serata, verso le 22 circa, una infermiera si presenta da mio padre con una coperta piegata da mettere al posto dei teli, spiegando che non era riuscita a trovare un cuscino in tutto il padiglione, neanche agli altri piani. Così ha passato tutta la notte. Il giorno dopo abbiamo chiesto di nuovo la possibilità di avere un cuscino, ma l’infermiera di turno, con una smorfia ci ha fatto capire che era un problema. Allorché sono andata a comprarlo. Quello che mi chiedo è: un malato, ricoverato in una struttura pubblica, avrà il diritto di riposare comodo? Un cuscino economico costa 5 €, possibile che la Direzione non metta i malati nella condizione di riposare dignitosamente? È vero che i letti, adesso, possono essere inclinati, ma non è la stessa cosa.

Michela Castagnoli

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