Ctt nord: i sindacati denunciano disservizi

Ieri, nella sede di Livorno, è stato necessario fermare fino a un quarto delle vetture in servizio, che non sono uscite o che sono state fatte rientrare al deposito dopo segnalazione di problemi riscontrati da parte del personale di linea.  Nonostante lo sciopero del 29 aprile proclamato dalle organizzazioni sindacali Filt, Fit, Faisa di Ctt Nord nelle province di Livorno, Pisa, Lucca e Massa, proclamato anche per denunciare lo stato dei mezzi e la difficoltà nel reperire i pezzi di ricambio, ci troviamo ancora una volta a segnalare disservizi derivanti da una errata gestione aziendale.   Fino a giungere alla situazione assurda: 7 autisti, presentatisi in servizio regolarmente, sono stati obbligati a rimanere fermi presso il deposito perché non c’erano autobus a sufficienza.

La politica delle esternalizzazioni di molte lavorazioni, del risparmio sui pezzi di ricambio e della riduzione del personale di officina, sta palesemente “dando i propri frutti”, dimostrandosi non adeguata a rispondere alle esigenze del servizio.

Anche il recente acquisto di nuovi mezzi ha tamponato solo parzialmente le problematiche esistenti ed è chiaramente inverosimile pensare che si possano risolverle con il continuo acquisto di autobus nuovi, dato che i soldi per una tale manovra non sarebbero sufficienti.

Non ci resta che chiedere a viva voce, che l’immissione di nuovi mezzi sia affiancata da una adeguata politica manutentiva fatta all’interno di CTT, altrimenti situazioni come queste non solo si ripeteranno, ma diverranno sempre più frequenti, mettendo a repentaglio non solo il servizio dato ai cittadini, ma lo stesso posto di lavoro dei dipendenti di CTT Nord.

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