Inaccettabili le accuse di Zavanella. Lunedì sciopero

Continua la bufera intorno al Ctt Nord. Dopo le frasi del presidente Zavanella in cui cui si rendeva noto di come secondo l’azienda alcuni bus fossero stati sabotati ecco  la risposta dei sindacati che accusano il numero uno dell’azienda: “Frasi offensive, si dimetta”.

Ecco il testo integrale della lettera delle organizzazioni sindacali:

“L’operazione delle forze dell’ordine che hanno posto sotto sequestro diversi (10) autobus, attribuiti alla sede operativa di Livorno della Ctt Nord, ha prodotto un’intervista, pubblicata dai quotidiani locali, da parte del Presidente della Ctt Nord, Dott. A. Zavanella, sulla situazione dell’attuale parco autobus della Ctt Nord. Le scrivente organizzazioni sindacali ritengono inaccettabile l’attacco che il Presidente Dott. A. Zavanella, ha rivolto ai lavoratori della Ctt Nord in quella intervista, nella quale ha pubblicamente accusato il personale della Ctt Nord di sabotare volontariamente alcuni autobus per colpire consapevolmente l’azienda. L’intervista del Presidente Zavanella, dal contenuto accusatorio nei confronti di tutti i dipendenti della Ctt Nord, insinua una cospirazione machiavellica dei dipendenti, ci sembra sia un disperato intervento per coprire le lacune organizzative che non possono essere causate dalla negligenza dei dipendenti.

L’accusa ai lavoratori di danneggiare dolosamente l’azienda, a nostro avviso è fuori luogo, in quanto il Presidente Zavanella, avrebbe dovuto attendere l’esito dell’indagine predisposta dalla magistratura per appurare i colpevoli di chi abbia causato la manomissione di alcuni autobus a Livorno. Accusare esplicitamente i lavoratori e i loro sindacati di sabotare i mezzi, è veramente indegno. Vorremmo ricordare al Presidente che il sindacato tutto è da sempre, per propria natura, a tutela e controllore della legalità. Se un singolo ha avuto un comportamento criminale tale da mettere a rischio la sicurezza dell’utenza e dei propri colleghi autisti, i lavoratori e il sindacato sono i primi a chiedere all’azienda di intervenire e alla magistratura di fare pienamente chiarezza, così come su tutte le questioni già rilevate e che abbiamo letto nei giorni scorsi.

Sparare nel mucchio come ha fatto il Presidente, ci sembra assolutamente pretestuoso e certamente non rispondente all’immagine che deve avere il Presidente di un’azienda che ha 1600 dipendenti. Crediamo che chi ricopra il ruolo di Presidente di un’Azienda, con il 65% di proprietà pubblica, debba avere il ruolo di mediatore tra i lavoratori e la parte del socio privato e salvaguardare gli interessi del socio Pubblico, è questo il ruolo per cui è stato designato. Solo per questo suo atteggiamento, che evince la sua incapacità di svolgere il ruolo per il quale è stato nominato dal socio pubblico, dovrebbe rassegnare le proprie dimissioni. Se il presidente fosse al corrente di azioni di “sabotaggio”, che intervenga presso gli organi competenti, invece di fare sciacallaggio mediatico e si adoperi affinché i lavoratori siano messi nelle condizioni ottimali di svolgere il proprio lavoro. Anche in questi giorni l’azienda ha perpetrato l’ennesimo atto contro i lavoratori, pretendendo la restituzioni immediata fino a 250 euro di indennità di prestazione, che a causa di un atto unilaterale imposto dalla dirigenza, era stata erogata in maniera anomala ai lavoratori. A nulla sono valse le richieste delle scriventi organizzazioni sindacali di dilazionare in più rate quanto i lavoratori devono restituire, impropriamente secondo il nostro parere.

Questo modo di agire è per colpire i “sabotatori”?

A Livorno continua la carenza di vetture e ogni giorno autisti che si presentano regolarmente a lavoro non possono svolgere il servizio per mancanza di mezzi e la soluzione che l’azienda trova è dare il servizio in sub appalto. Chiediamo al Presidente Zavanella che si adoperi affinché si metta in condizione il personale d’officina di svolgere una manutenzione adeguata all’interno di Ctt invece di trattare tutti da sabotatori. A proposito, il presidente Zavanella, forse, non deve essersi accorto che il giorno 29 aprile  si è svolto uno sciopero proclamato da Filt, Fit, Faisa, di Ctt Nord al quale ha aderito anche il sindacato Ugl, nelle province di Livorno, Pisa, Lucca e Massa e che verteva proprio sullo stato dei mezzi, sulla difficoltà nel reperire i pezzi di ricambio e sull’assoluta mancanza di relazioni industriali. Vista la disattenzione del presidente che sembra non capire le problematiche effettive del servizio e del lavoro che c’è dietro al servizio, e per questo è stato proclamato un ulteriore sciopero di 4 ore per il prossimo 25 maggio. Forse questa volta il nostro presidente se ne accorgerà e si spera cambi atteggiamento nei confronti dei lavoratori, facendo la cosa più giusta che possa fare: convocare le scriventi organizzazioni sindacali per scongiurare altri scioperi che andrebbero a danneggiare ulteriormente gli interessi dei lavoratori e degli utenti.

Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa lì 17/05/2015

FILT/cgil – FIT/cisl – FAISA/cisal – UGL/fna

Segreterie Provinciali di Livorno – Lucca – Massa/Carrara, Pisa

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