Cronica mancanza di personale all’ospedale. L’allarme di Cisl Fp

“A questo punto non rimane più spazio per dialogare con chi non lo vuol fare” esordisce Andrea Rizzini segretario della Sanità CISL FP di Livorno. “Ci rivolgeremo agli organi competenti e alle istituzioni, per tutelare lavoratori e cittadini di fronte alla cronica mancanza di personale nelle medicine dell’ospedale di Livorno”.

Tutti i giorni mancano infermieri e oss per garantire i numeri concordati con i sindacati nel gennaio 2013 e nonostante i salti mortali dei coordinatori infermieristici quei numeri non vengono mai rispettati. Questo comporta che gli operatori  hanno un carico maggiore di lavoro con  un aumento del rischio di  infortuni e di malattie per usura e stress, ma soprattutto abbassa gli standard di assistenza per i  degenti e fa aumentare il rischio clinico (cioè il margine di errore).

La buona volontà,  l’abnegazione e la professionalità degli operatori per rispondere a tutto e a tutti non è sufficiente e gli utenti ne fanno le spese.

Nonostante le affermazioni della Azienda la quale afferma che i numeri ci sono ed il personale è sufficiente, di fatto con i numeri assegnati è impossibile garantire la dotazione organica giornaliera prevista dagli accordi al fine di garantire lavoratori e cittadini.  Fra l’altro ci sono delle disparità enormi fra le varie zone della ASL e non si capisce perché Livorno debba essere la cenerentola dell’Azienda. Con gli stessi numeri di utenti, in altre zone ci sono numeri diversi di infermieri e oss e infatti si riscontrano minori   criticità,  che invece sono sotto gli occhi di tutti a Livorno.

Alle affermazioni che il personale è in aumento rispondiamo con i  dai dati forniti dall’Azienda stessa dai quali risulta che il 1° gennaio 2010 la USL 6 contava 3457 dipendenti del comparto (inf, oss, ecc) mentre il 31-12-2014 erano in servizio 3259 lavoratori. E anche se nel 2015 si sono fatte delle assunzioni, queste sono poche gocce nel mare,  anche perché  nel frattempo ci sono stati pensionamenti , la fine di numerosi incarichi a tempo determinato e la mobilità di alcunii verso altre aziende

La Direzione generale galleggia in attesa della nuova ASL di area vasta, ma nel frattempo lavoratori ed utenti affondano sui barconi di una cattiva organizzazione e gestione  e non vedono nemmeno le luci della costa.

Non si possono lasciare soli i cittadini a segnalare le difficoltà che scaturiscono da questa situazione e non si può scaricare la colpa di tutto questo sul singolo operatore che si trova schiacciato. Non si può nemmeno fermarsi sempre a parlare di ospedale nuovo sì ospedale nuovo no, né dove e come quando non riusciamo a garantire i servizi,. Bisogna agire ed in tempi rapidi.

Se non vedremo azioni correttive urgenti e significative, ci rivolgeremo agli organi competenti, a cominciare dalla Direzione Territoriale del Lavoro, per segnalare ogni violazione riscontrata.

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