Coppola (Udc): Matteoli e De Filicaia? Stereotipi del passato

Le battute a mezzo stampa fra De Filicaia e il Sen. Matteoli danno l’idea di cosa sia realmente Livorno e di quali possano essere i limiti oggettivi di una ripresa che possa dare una prospettiva all’economia locale. Purtroppo è evidente la staticità del sistema labronico fortemente ancorato ancora oggi a posizioni culturali e politiche di 50 anni fa.

Il peso delle antiche dinastie o dei leader politici “eterni” che continuano a dettare le linee guida per il governo della città facendo leva sui centri di potere consolidato. Ha ragione il Sen. Matteoli a mettere in evidenza l’occupazione della famiglia Piccinini sul porto di Livorno per decenni, in un sistema moderno aperto al pluralismo ed all’innovazione tutto ciò è incomprensibile. La cosa che colpisce è che a prenderne le difese sia un giovane segretario comunale di un partito come il PD (De Filicaia) che per vocazione e missione politica dovrebbe prendere le distanze dai metodi PCI-PDS-DS che certamente non hanno brillato per democraticità.

Oltretutto lo stesso provoca furbescamente ed improvvidamente il Sen. Matteoli, invitandolo a candidarsi alla guida di Livorno in un’ipotetica sfida da considerarsi impari, visto il tradizionale consolidamento che la sinistra ha in città. Vorremmo ricordare che questa forte base elettorale è anche figlia di quel monopolio sul porto e sulla compagnia portuali che ha permesso il controllo continuativo di gran parte dell’ambito economico, politico e sociale locale. Non è nostra intenzione entrare in questioni del passato, quel che è stato è stato, ma che si continui a difendere ancora un sistema che oramai oggi non è più proponibile ci lascia alquanto perplessi e non ci fa ben sperare per il futuro. Certamente possiamo dire con franchezza che se la scelta dovrà essere fra fronti che si contrappongono con logiche del secolo scorso al di là del vincitore a perdere sarà sempre e comunque la città. Livorno a bisogno di nuova linfa vitale e credo che sia giunto il momento di ridisegnare i perimetri di una cultura municipalista europea che permetta lo sviluppo dei meccanismi di rilancio onde evitare un definitivo ed irreversibile declino.

Il tal senso saremo disponibili a partecipare ad eventuali progetti amministrativi improntati sul ricambio culturale e generazionale: non potremo essere interessati a vecchi stereotipi del passato, nonché a figure che se pur autorevoli non rappresentano il rinnovamento di cui c’è urgente bisogno, anche se non sempre la giovinezza è sinonimo di modernità e progresso.

Luigi Coppola (Segretario provinciale Udc Livorno)

 

 

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