Container tra le case, il Comune lo rimuove dopo la nostra segnalazione. La FOTO prima e dopo

Il container si trovava in via del Giaggiolo e non era avvicinabile facilmente: da una parte il fiumiciattolo, dall'altra una rete metallica

A distanza di neanche un mese dalla nostra segnalazione il Comune ha provveduto a rimuovere il container tra le case. Il container (che conteneva materiale edile, tubature, porte) è stato tolto dal proprietario del terreno dopo sopralluogo e rilievi del nucleo Polizia Edilizia (polizia municipale). Anche se è stato rimosso, la Polizia Edilizia ha trasmesso una scheda all’Ufficio Edilizia Privata che procederà secondo la normativa vigente in merito alla violazione del regolamento urbanistico. Al momento sono in corso le valutazioni.

La segnalazione era arrivata da un nostro lettore ed era di quelle che lasciavano di stucco. Giancarlo R. (questa la sua firma nella mail) parlava di un container abbandonato da anni accanto alle case. Si stenterebbe quasi a credergli se non avesse allegato la fotografia del “bestione” parcheggiato accanto al fosso. Ci troviamo a Salviano e per l’esattezza all’incrocio con via del Giaggiolo. Non è dato sapere da quanto sia lì, ma si parla di anni e probabilmente non dovrebbe essere quello il suo posto sebbene, in base a quanto è dato sapere, è di proprietà privata e quel terreno, su cui si trova il container, sarebbe stato messo in vendita dal proprietario stesso anche di recente.

Il container non era avvicinabile facilmente: da una parte il fiumiciattolo, dall’altra è chiuso da una rete metallica. Tuttavia qualcuno è riuscito a raggiungerlo. “Come potete leggere – dice il residente con un pizzico di sarcasmo – siamo di fronte a un container parlante. Battute a parte, mi domando che cosa ci sia all’interno e se contenga materiale pericoloso e quanto tempo ancora dovremmo vederlo qui”. Il lettore lo definisce “parlante” perché su entrambi i lati del container è stata vergata con una bomboletta spray verde la scritta: “Assessore ambiente, io posso stare qui?”.

Riproduzione riservata ©