Consorzio Nautico: “Le Tari sulle barchette? Un falso ideologico”

Continuano sulla stampa annunci deliranti sulla tassa da applicare sulla superficie delle barchette all’ormeggio come potessero essere considerate oggetto di produzione di rifiuti solidi urbani al pari di una abitazione… letteralmente un falso ideologico. I circoli e quindi tutti i possessori di barchette, già pagano da sempre, la tassa sui rifiuti per tutti gli spazi calpestabili occupati come: sedi dei circoli o aree esterne e piazzali occupati… Non può essere concepibile di far pagare tasse su servizi che non vengono svolti ne sulle barchette ne sugli specchi acquei…
A parlare sono l’Ass. Lemmetti e Parlanti, persone con le quali non abbiamo mai conferito e quindi non si capisce a che titolo si esprimano. Sul problema della Tia sulle barchette, i Circoli del Consorzio Nautico di Livorno hanno già vinto i primi due ricorsi ottenendo anche la condanna di aamps al pagamento delle spese processuali…. Diremmo un successo che taglia la testa al toro e stabilisce l’assoluta mancanza di diritto a riscuotere una qualsivoglia aliquota per tutte le barche del Consorzio Nautico che sono situate lungo i Fossi e nelle aree dell’Autorità Portuale. Un principio che il Consorzio aveva immediatamente manifestato e sottoposto ma che era stato costretto a sostenerlo in sede giudiziaria con il risultato della piena ragione . contestato e sostenuto fino ai ricorsi alla magistratura, che ci da pienamente ragione, ma che sembra ancora sfuggire a qualcuno.
Sulla stampa sono apparsi gli interventi di Lemmetti, Parlanti e anche di Nebbiai ciascuno dei quali parla a ruota libera senza sapere di cosa, facendo molta confusione, travisando e mistificando la realtà.
Teniamo a precisare che gli unici incontri che nei mesi scorsi abbiamo avuto sono quelli con AAMPS, in seguito al ricevimento di alcuni avvisi che continuavano a pervenirci. Da questi incontri è emerso lo spirito di ricercare un accordo per togliere Comune e Azienda dalla criticità di una pretesa, della passata gestione, risultata totalmente infondata dalla magistratura.
In sintesi l’attuale proposta di AAMPS è la seguente: il Comune, derubricando, riconosce di non aver diritto ad imporre nessuna tassa e percepire nessuna somma….. afferma che l’iter intrapreso è stata una sciocchezza, ma che la strada diventa obbligata ….. seguire fino alla Cassazione il giudizio con loro grave danno economico, oppure effettuare uno sconto del 90% della cifra presunta cambiando aliquota e categoria di rifiuto, da spalmare in 5 anni.
L’accordo con il Consorzio prevedeva inoltre che tale somma sarebbe poi stata investita da AAMPS, in accordo con il Consorzio in lavori di pulizia ed igiene ambientale, come ad esempio la pulizia di una spiaggia, o di un giardino pubblico, di cui avrebbero beneficiato i cittadini. A ratifica della ritrovata armonia tra le parti, questo accordo avrebbe tombato completamente la questione, chiudendo questa annosa partita allo scopo di evitare pesanti costi giudiziari per l’Azienda…
Nebbiai voleva stabilire il principio che la tassa gli era dovuta e sarebbe stata messa a regime. La verità è un’altra , la tassa non gli è dovuta e il Consorzio fece molto bene a tutelare i Circoli dal tentativo di vessazione a cui i sig.ri Nebbiai e Parlanti intendevano sottoporli.
La trattativa fatta da Nebbiai, con i circoli della costa, riguardava i circoli dei moletti la cui concessione dipendono direttamente dal Comune e nulla aveva a che fare con il nostro caso ma sembra che Lemmetti e Parlanti non lo abbiano capito. Fu comunque anche quello un atto di arroganza, un atto falso e ingiusto che voleva stabilire l’assurdo, che barchette all’ormeggio, potessero essere considerate produttrici di rifiuti solidi urbani al pari di una abitazione.
Nebbiai è intervenuto nonostante avesse la responsabilità di aver pesantemente contribuito alla sagra degli equivoci e aperto, non da solo, un querelle che condannò fortemente la vecchia amministrazione ad una sconfitta che il PD registrò pesantemente alla ultime amministrative.
La nuova Amministrazione cerca di chiudere una vicenda dolorosa facendo giustamente proprio il disposto delle sentenze al fine di evitare ulteriori aggravi economici conseguenti al pagamento delle spese processuali.
Nessuno capi perché Nebbiai lo avesse fatto dato che moltissimi giudicarono una iniziativa assolutamente inopportuna che stava creando devastanti danni politici al partito che stava amministrando la città.
In buona sostanza riteniamo che Nebbiai abbia perso una buona occasione per stare zitto.
La Direzione del Consorzio Nautico
Il Presid. Piero Mantellassi

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