Conguaglio, Confindustria: una stangata. Asa risponde

Conguaglio Asa, botta e risposta fra l’azienda e Confindustria.

Confindustria ad Asa – La decisione di Asa di applicare sulle tariffe delle utenze (domestiche e non) conguagli “finalizzati al recupero di alcune risorse economiche anticipate”, genera stupore per le modalità e per i contenuti. E’ sorprendente come, senza nessun annuncio preventivo e secondo un’abitudine purtroppo abusata, si proceda a colmare le inefficienze di gestione (che sistematicamente si ripercuotono in inefficienza di servizi ai cittadini ed alle imprese), ribaltandone i costi sull’utenza finale. E’ esattamente il contrario di ciò che dovrebbe accadere nell’ambito di un’oculata gestione d’impresa, tanto più se erogatrice di un servizio pubblico. La decisione di Asa appare ancora più inaccettabile, se rapportata al grave periodo di crisi che colpisce cittadini e Imprese che, contrariamente a quanto comunicato, potrebbe comportare aggravi di costo sulle singole utenze nell’ordine di migliaia di Euro. Tutto ciò appare ancora più stridente se si rapporta alla qualità del servizio idrico; basti pensare ai giorni dello scorso anno quando la città è “rimasta a secco” con conseguenti ulteriori gravissimi danni per l’economia locale e disagi per i cittadini.
A completare il quadro sempre più fosco del servizio idrico complessivo, incombe la preoccupazione delle conseguenze che potrebbero scaturire sull’economia portuale qualora anche il servizio idrico in Ambito Portuale venisse gravato dall’obbligo di ricaricare analoghi conguagli sulle utenze portuali, già tartassate da sovrattasse demaniali, tasse raccolta rifiuti ecc (per le utenze portuali si stima un aggravio di costi che supera abbondantemente i 200.000 €). Confindustria, già dal 2009 (sei anni!), ha proposto progetti concreti che, oltre ad essere ecologicamente vantaggiosi per la valorizzazione ad uso industriale delle acque reflue, determinerebbero benefici alla collettività e risolverebbero questi annosi problemi tali da compromettere la competitività del nostro comparto industriale. Dopo i rituali annunci, cui fino ad oggi sono seguiti soltanto aumenti tariffari e non robusti interventi migliorativi del servizio, è necessario passare ad azioni concrete, anche in vista della prossima scadenza prevista per l’inizio del 2016 della concessione per il Servizio di distribuzione in Ambito Portuale.

La replica di Asa a Confindustria – L’Associazione degli Industriali è intervenuta sugli organi di informazione con affermazioni riguardanti ASA SpA che rifiutiamo totalmente soprattutto se vengono da chi vuole fare efficienza alle spalle del servizio pubblico. Dov’era l’Associazione degli Industriali quando ASA SpA investiva per fornire acqua industriale ai suoi associati acqua che oggi fatichiamo a fare ritirare? Dov’era l’Associazione degli Industriali quando ASA SpA formulava una proposta, ASA SpA ripetiamo non Associazione degli industriali, per fornire acqua industriale al porto di Livorno di buona qualità e a prezzi competitivi? Perché gli utenti associati non erano disponibili neppure a fare contratti che garantissero consumi minimi per alcuni anni, tali da consentire ricavi adeguati a sostenere l’impegno finanziario necessario per realizzare parte degli investimenti per la produzione dell’acqua: un’attività industriale a totale rischio di ASA SpA che, quando non fa comodo, viene definita inefficiente. L’Associazione degli Industriali accusa ASA SpA di inefficienza? Niente di più falso!
I mancati ricavi sono un problema di programmazione da parte dell’ATO riguardo al quantitativo di acqua venduta. Non c’entrano nulla i costi di presunte inefficienze di ASA SpA. Anche le conseguenze della crisi industriale sono concausa di minimi consumi. Eppure ASA SpA non ha mosso accuse irragionevoli agli Industriali. Sarebbe bene che chi ha responsabilità di questo livello non alimentasse dibattiti basati su informazioni sbagliate ma chiamasse le cose con il loro nome. Diversamente non si fa che alimentare il clima di sfiducia generale al quale, negli ultimi anni, il sistema industriale livornese non si è sottratto.

La replica di Confindustria all’intervento di Asa – La replica dell’ASA, alla nota di Confindustria dopo l’ulteriore stangata sulle utenze domestiche ed industriali, rivela evidentemente che le critiche hanno toccato “nervi scoperti” da tempo! Basti per tutte l’umoristica sortita con cui ASA vorrebbe imputare al sistema industriale di voler “fare efficienza alle spalle del servizio pubblico” (sic!). Nella stessa replica, poco dopo, ASA si lagna di non avere potuto realizzare investimenti per colpa degli utenti industriali che “ non erano disponibili a fare contratti garantendo consumi minimi predefiniti!” Siamo abituati, ma non rassegnati, alle lezioni di economia dei monopolisti di servizio che concepiscono il rischio d’impresa a condizione che eventuali squilibri, siano riversati sulle tariffe degli utenti” obbligati”. Tra l’altro, nulla di preciso e di concreto, viene detto dall’ASA a proposito della qualità e del costo dell’acqua industriale che continua ad avere costi superiori a quelli di altri territori. Insomma, la replica dell’ASA è prodiga di quesiti e molto parca di risposte concrete, salvo appellarsi a “non alimentare il clima di sfiducia ecc ecc”. Il migliore modo per non alimentare sfiducia e soprattutto “tenere le chiacchere a zero”, è quello di presentare -una buona volta- alle Istituzioni competenti, progetti concreti e relativi investimenti per migliorare il servizio e soprattutto evitare per il futuro stangate disinvoltamente ribattezzate “conguagli”. Per questi obiettivi, Confindustria -come ha sempre fatto- conferma la propria disponibilità ad ogni confronto costruttivo per il superamento di qualsiasi criticità.

 

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