Conguagli a credito, perché devo chiederli per iscritto? Asa Trade risponde all’utente

Sono arrivati i conguagli del gas da Asatrade, ebbene tutti i conguagli a debito debbono essere pagati alla scadenza della bolletta, mentre i conguagli a credito verranno defalcati dalle bollette future, “a meno che il titolare della fornitura non ne richieda per iscritto la restituzione”.
Ora mi chiedo perché ci deve essere la richiesta scritta quando l’Asatrade ha a disposizione le coordinate dei conti correnti sui quali addebita regolarmente le fatture? Passi se la restituzione è di pochi euro, ma in caso di crediti consistenti di 300 o 400 euro ed anche più, specialmente di questi tempi, sarebbe giusto che la somma fosse restituita immediatamente con bonifico sulle coordinate del c/c sul quale vengono addebitate mensilmente le bollette, ovvero, inviando un assegno di rimborso all’utente nel caso in cui quest’ultimo non abbia l’addebito automatico sul conto corrente.
Lo stesso si dica per le forniture cessate, in caso di conguaglio a credito sulla bolletta finale viene scritto di telefonare al numero verde o di recarsi presso la sede Asatrade  (e questo è comico)  per comunicare le modalità di rimborso. Certo è che tutti gli importi a credito non rimborsati tempestivamente ma tenuti per tre mesi nelle disastrate casse di questi enti indebitati pesantemente verso il sistema bancario contribuiscono a diminuire il costo degli interessi.
Tutto questo a carico del povero consumatore che, oltre ad essere tartassato di tasse che contribuiscono anche a tenere in piedi questi carrozzoni perennemente in perdita, deve finanziarne le situazioni debitorie. Non basta, dopo un’ora che tentavo di contattare il numero verde evidenziato in bolletta, mi ha risposto un’operatrice e mi ha detto che per avere il rimborso della fornitura cessata passeranno da trenta a novanta giorni di tempo attribuendo la responsabilità ai tempi tecnici delle banche. E’ una vergogna.
Ringrazio per quanto vorrete rendere pubblica questa mia lamentela.
Distinti saluti
Aldo Botteghi

Asa Trade risponde. 

La segnalazione del Sig. Botteghi spiega bene la procedura prevista in caso di credito del cliente verso asa trade: di norma tale importo viene scalato nella bolletta successiva, ma se il cliente desidera ricevere il rimborso può farne richiesta con una semplice domanda.

Il rimborso può avvenire sia tramite bonifico sia tramite assegno non trasferibile; quale che sia la modalità prescelta asa trade chiede di formalizzarne la richiesta perché andando in deroga alla procedura standard prevista contrattualmente, si deve prima verificare che non vi siano insoluti sulla posizione contabile. Ci sono poi situazioni particolari, ma comunque frequenti, come il decesso dell’intestatario che devono essere gestite con attenzione in relazione al coinvolgimento di soggetti terzi.

Tutto questo per spiegare al Sig. Botteghi che ciò che potrebbe sembrare più semplice in ragione del buonsenso, in realtà nasconde una serie di implicazioni nella gestione complessiva di oltre 80.000 clienti che impongono un po’ di tempo per essere svolte.

Quanto al tempo per l’effettuazione del rimborso comunicato dal nostro operatore telefonico (da 1 a 3 mesi) questo si riferisce all’arco di tempo massimo previsto in materia dalle norme dell’Autorita’ per l’energia e ciò non esclude che il rimborso avvenga prima, visto che la modalità prescelta sembra sia il bonifico bancario (certo più rapida dell’assegno) e soprattutto perché asa trade (gruppo eni) non ha perdite da ripianare e se mai ne avesse non è certo ritardando i rimborsi che queste potrebbero essere risolte.

Invitiamo in conclusione il sig. Botteghi, se ancora non lo avesse fatto, a formalizzare la richiesta di rimborso per ottenere al più presto quanto atteso.

Ufficio Stampa Asa Trade spa

Riproduzione riservata ©