Il confronto con Ctt Nord lungo e inconcludente

Le scriventi OO.SS. della provincia di Livorno (Filt Cgil, Ugl trasporti e Faisa/Cisal) prendono atto dell’inconcludente quanto lungo confronto che ha impegnato la delegazione trattante sindacale (RSA CTT di Pisa – Livorno e Lucca) con CTT nord. Un confronto voluto dall’azienda, che richiedeva una “armonizzazione” dei singoli contratti integrativi di provenienza e la creazione del nuovo integrativo CTT nord, a cui il sindacato non si è sottratto cercando tutte le mediazioni e soluzioni possibili, ma che in realtà nascondeva una volontà assolutamente diversa. Il tentativo da parte di CTT nord di trovare una soluzione alla profonda crisi economica e gestionale di una società che ambiva a partecipare alla gara regionale sul TPL e quindi doveva nascondere la propria inadeguatezza e il fallimento dell’intero gruppo dirigente che non si è saputo dotare di un piano industriale di breve periodo (o di transizione) compatibile con il percorso di gara. La trattativa, si è dimostrata alla fine, non un processo di armonizzazione come sbandierato dall’azienda, ma il tentativo di ripianare le difficoltà di bilancio di CTT nord, azzerando tutta una serie di diritti acquisiti, dove la richiesta aziendale era di abbattere il costo del lavoro (solo degli operativi e amministrativi) di “qualche milione di euro”. Ricordiamo a tutti che il salario integrativo dei lavoratori ex ATL (oggi confluiti in CTT) è fermo al 2007.
Un confronto che il sindacato a questo punto ritiene di nessuna utilità pratica in quanto il percorso per la gara regionale di TPL è entrato nella fase esecutiva e quindi l’argomento dell’ “armonizzazione” sarà affrontato con il nuovo soggetto assegnatario del Lotto TPL Regione Toscana, da qui a pochi mesi. Rimane in campo la forte conflittualità sindacale e dei lavoratori che non accettano il provvedimento unilaterale di imposizione di un “regolamento” al posto dei singoli contratti integrativi, cui seguiranno i necessari contenziosi legali; denunciano l’alto (e improduttivo) numero dei dirigenti; lo storico disinteresse aziendale alla lotta all’evasione e al servizio ai turisti, per non parlare degli sprechi che si sono prodotti nei segmenti acquisti pezzi di ricambio, gasolio e assicurazioni, della mancanza di organizzazione dei settori degli impianti fissi e della perdita della gestione dei parcheggi. Chiediamo alla parte pubblica e al nuovo sindaco che verrà eletto di ripristinare il rispetto per il diritto alla mobilità cittadina e una nuova attenzione ad incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico (non come sta accadendo attualmente in via Grande). Chiediamo inoltre il doveroso ripristino dei diritti lesi dei lavoratori a partire dal precedente integrativo. Pertanto le OO.SS. e i lavoratori intraprenderanno ogni percorso possibile per difendere i propri diritti.

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