Confesercenti: legge di stabilità, né svolta fiscale, né taglio coraggioso alla spesa

“La legge di stabilità così come è non è in grado di dare forza alla ripresa. E non dimentichiamo che l’anno prossimo il Pil salirà di un modesto 0,7% e la disoccupazione crescerà ancora, oltre la quota del 14% e per contro, con questa manovra economica, i vantaggi sono pochi e limitati – continua Venturi – circoscritti come sono a 4 contribuenti su 10.  Certamente in questo modo non è immaginabile un rilancio dei consumi, né che si possa fermare l’emorragia di chiusure di piccole imprese arrivate in un anno e mezzo a quota 156 mila solo nei nostri settori”. Anna Landini, presidente Confesercenti Provinciale non usa mezzi termini e continua: “La manovra non è per nulla benevola nei confronti dei consumi visto che, dopo quello che è già avvenuto con l’aumento dell’Iva dobbiamo aspettarci nuove sorprese, a partire da quello avverrà nei confronti di tutti i contribuenti con la revisione già per il 2013 delle detrazioni per oneri detraibili, dalle spese mediche, agli asili nido, agli interessi sui mutui ipotecari. Per non parlare degli interventi a carico di pensionati e pubblici dipendenti”.
“Come associazione di categoria” le fa eco Maristella Calgaro, Presidente Confesercenti Livorno “siamo preoccupati per quello che potrà avvenire sul piano fiscale nel 2014 e negli anni a venire se, come pare, si darà la possibilità agli enti locali con Tari e Tasi di incrementare in modo sostanzioso il gettito gravando su famiglie ed imprese. Verranno eliminate agevolazioni per 20 miliardi in un triennio, che potrebbero tradursi in un maggior carico fiscale per tutti. Non riusciamo nemmeno ad immaginare che effetto devastante questo potrebbe avere sul sistema delle piccole imprese commerciali che popolano, chissà ancora per quanto, il nostro tessuto economico provinciale”.
“Altro che semplificazione” prosegue Anna Landini” se guardiamo poi al sostegno da dare alle Pmi, che restano la spina dorsale dell’economia del nostro territorio provinciale nel suo complesso, dobbiamo constatare che per ora niente o molto poco si è fatto.  L’Italia aveva bisogno di una vera scossa per ritrovare la via della crescita. Ed invece rischiamo di rimanere invischiati in questa legge di stabilità che appare essere solo l’ennesima palude di interventi  poco efficaci”. Si ricorda che a livello nazionale Confesercenti ha chiesto con urgenza una strategia shock per reperire 70 miliardi di euro da tagli alla spesa pubblica, riforme e semplificazione dell’assetto istituzionale: una cifra importante che se utilizzata in modo serio ed efficace potrebbe contribuire ad invertire la rotta della crisi abbassando la pressione fiscale che attualmente rimane insostenibile. “Faremo il possibile” conclude Landini “affinché ciò non rimanga solo una speranza”.

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