Con la scusa del cellulare “avvicina” due ragazzine sull’autobus, l’uomo ha rischiato
Ore 12, autobus 1R, direzione Stazione. Mi accorgo che un signore ben vestito e con l’accento fiorentino si avvicina a due bimbe di 14/ 15 anni più o meno (forse meno). Chiede loro in modo molto amichevole e confidenziale se potevano modificare ora e data nel suo cellulare perché a lui non riusciva. Le bimbe imbarazzate ma tranquille lo accontentano. Lui Inizia a far vedere delle foto alle ragazze, spiegando dove erano state scattate (foto “tranquille”, non era nudo). Io zitto zitto. Nel frattempo pensavo. Cercavo intorno a me qualcuno che stesse pensando esattamente le mie stesse cose e purtroppo/ per fortuna ne ho trovati tanti.
Il simpatico tipo inizia poi un racconto divertente parlando di un suo amico che è morto sdraiato sul letto per colpa di una pillola, che pero’ fino a poco tempo prima lo rendeva felice. Dice che anche lui la usa! Tutto questo lo raccontava alle due ragazzine che imbarazzate e ingenue non potevano far altro che ridere. Io come tante altre persone non ridevo, non ridevo proprio per nulla. Gli ho dato una pacchetta sulla spalla e l’ho fatto diventare verde dalla vergogna. L’autista si è fermato e l’uomo ha rischiato di essere pestato bene bene oltre che da me da altre 10 persone. Arrivati alla stazione, denuncia diretta al comando di polizia, (che naturalmente non gli ha fatto nulla). Il signore se ne stava li con il suo giornale, la sua borsetta a tracollo…
Jhonatan Farioli
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