Commercio cittadino, politica del “fare” prima di veder “morire”

Livorno degradata, Livorno piena di buche, Livorno che alle 19.30 ha il coprifuoco, Livorno che le persone normali si tappano in casa perché non offre niente, lasciando la città in mano a tutto quello che è’ contrario alle persone per bene , Livorno che forse non era la ” Milano da bere” ma sicuramente era cacciucco ponci e risate di gente onesta . È’ vero che la mancanza di lavoro ha messo in ginocchio una città medio borghese, trasformandola (con la complicità delle ultime giunte) a quello che è oggi, ma è altrettanto vero che se non parte da chi è in grado , una serie di iniziative atte a riportare la gente nelle strade, nei negozi, nei bar, non si va da nessuna parte, e i primi a impegnarsi in questo dobbiamo essere noi commercianti, con iniziative che portino la brava gente per la città, evitando di dare la colpa alle varie gallerie commerciali, e a ciò che è’ la qualità delle persone che girano in città , perché se offriamo un qualcosa in più , quel qualcosa che ci permette di rivedere gente, allora la selezione diventa naturale, si fermano anche le manovre di ghettizzazione che stanno attanagliando la città . È’ naturale che ci vuole da parte dell’ Amministrazione Comunale, e anche dall’Opposizione, una piena e fattiva collaborazione , per esempio una maggiore flessibilità da parte dell’ufficio di polizia amministrativa, meno poteri alle varie categorie di settore che fanno il bello è cattivo tempo, prediligendo a suon di adesioni le varie location per avvenimenti, e facendo morire altre realtà commercio cittadine , e per ultimo , ma non ultimo , anzi credo che sia il punto base ; un calmiere di affitti, che faccia si che chi ha idee e possibilità possa metterle in atto riportando alla luce negozi oscurati da troppe serrande , a causa di affitti che spaziano da un minimo di 2800/3000 euro mese in su, e per far questo bisogna stangare con le tasse quei proprietari che preferiscono tenere sfitti i fondi prima di affittarli a un prezzo equo , perché affittare con clausole di aumenti graduali (sempre CN un tetto ) in base al miglioramento dei profitti annui, sarebbe la cura perfetta, e tutte le tasse derivanti da detta manovra potrebbero essere usate per creare sgravi fiscali ai commercianti già asfissiati dai troppi gabelli imposti, senza cosi togliere niente a nessuno. Io invito i commercianti e l’amministrazione Comunale a riflettere su quanto detto , e cercare di fare prima di veder morire (e non siamo lontani) del tutto il commercio di Livorno.
Sì al commercio cittadino

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