Cna: “No alla nuova raccolta differenziata con i soldi delle imprese”

“Con quali soldi saranno pagati i 5 milioni di costi aggiuntivi previsti da Aamps per far partire la nuova zona a raccolta differenziata in città?” La Cna, per voce del responsabile sindacale Dario Talini, chiede alla municipalizzata ed al socio unico Comune di Livorno, spiegazioni sul nuovo annuncio appreso dalla stampa. “Sarà pagato – chiede ancora Talini – con gli stessi soldi che Aamps dovrebbe invece utilizzare per pagare i fornitori? Con il famoso “tesoretto” fatto appunto con i soldi non dati ai creditori con la mossa altamente strategica della richiesta di concordato? Oppure con i maggiori incassi che evidentemente il Comune si illude di fare nel 2016 con la Tari? Già, questo sempre che ai cittadini siano recapitati gli avvisi di pagamento appaltati al massimo ribasso con il risultato che è sotto gli occhi di tutti (o meglio sotto i piedi viste le buste svolazzanti per terra…). Così mentre le aziende creditrici non sanno ancora quanto rimetteranno con il concordato preventivo, ma sarebbe più onesto dire quanto poco riscuoteranno, mentre si fanno perdere le gare ad imprese locali puntando solo sul massimo ribasso, mentre non si sa ancora se il costo del servizio così com’è sarà ripagato dalla salatissima Tari, gli strateghi di Comune ed Aamps decidono di far partire un servizio più costoso dell’attuale; sia ben chiaro, non siamo contro la raccolta differenziata in sé, che nel lungo periodo potrebbe effettivamente portare anche ad una qualità migliore della gestione del rifiuto, ma siamo nettamente contrari a farla partire adesso in quanto sicuramente più costosa e quindi sicuramente impattante in modo negativo sui conti non certo in pari di Aamps ed ancor meno in pari delle aziende dell’indotto. Prima – conclude Talini – si definisca il piano di rientro con i creditori e poi si potrà pensare a come investire i veri soldi a disposizione di Aamps”.

 

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