In città pare essere in atto una nuova battaglia navale

A Livorno pare essere in atto una nuova battaglia navale. Se in quella che decise i destini della città (detta “della Meloria”) furono le galee pisane e genovesi ad affrontarsi, ora ci sono i piccoli natanti del “popolo delle barchette” (che vorrebbero andare “alla Meloria”) contro… una corazzata. L’Amministrazione Comunale. Non contento del clamoroso salasso della “maxi-IMU” 2012 e della “mica-tanto-mini-IMU” 2013, l’assessore Nebbiai sembra andare alla ricerca di ogni anfratto legislativo per far pagare a qualcuno le “tirate a lindo” pre-elettorali. In questo senso la richiesta di far pagare la tassa rifiuti ai Circoli Nautici appare un vero capolavoro. Prima di tutto perché la sentenza 23583/2009 della Cassazione dice che “l’attività di gestione dei rifiuti nell’ambito dell’area portuale”, (che da noi include i Fossi), “[…] rientra nella competenza [dell’Autorità Portuale], la quale per legge è tenuta ad attivare il relativo servizio […]. Ne deriva, per esclusione, che la relativa attività sfugge alla competenza in materia dei Comuni […] i quali sono di conseguenza privi anche di ogni potere impositivo”. Non per nulla l’Autorità Portuale ha fatto una gara che è stata vinta da una associazione di imprese che include la stessa AAMPS, che quindi potrebbe incassare due volte per gli stessi rifiuti. Senza contare che, dato che gran parte dei possessori di barche sono livornesi, quei rifiuti che per le leggi della fisica si producono in un solo luogo alla volta (l’esempio fatto dal Presidente del Consorzio di un panino mangiato a casa o in barca) andranno pagati come se si fosse contemporaneamente in entrambi. Possiamo dire che se tempo fa che c’era chi si limitava a moltiplicare “i pani e i pesci” ora l’assessore ha fatto molto di meglio, perché c’è riuscito quantomeno con “tutto l’organico”. Nel caso della Venezia la cosa è ancora più ironica, perché le fatture sono arrivate subito dopo aver tolto i cassonetti grazie alla raccolta “porta a porta”, per cui i possessori di barca dovrebbero magari venire tutte le mattine a lasciare in strada il loro bel bidoncino. Per finire, quelli che l’assessore Nebbiai ha elegantemente definito “pochissimi euro” sono arrivati nelle fatture seguiti da tre o quattro zeri. Il che fa una bella differenza. Ricordiamoci poi anche la vicenda della Bellana, dove il progetto dell’approdo proposto del Consorzio Nautico (che noi di Progetto per Livorno appoggiamo) è stato rifiutato dall’Amministrazione sulla base una programmazione diversa che però nessuno conosce. Evidentemente, dopo aver smantellato le riparazioni navali, aver fatto scappare le navi da crociera con perdita del relativo indotto turistico, ora è il turno della nautica sociale. E noi saremmo una città di mare?

 Cristiano Toncelli progettoperlivorno.org

 

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