Cciaa: programma, metodo, confronto, ma serve anche fair play
Un Programma che colga le esigenze delle imprese, il metodo della concertazione e del confronto: sono questi i punti di riferimento che CNA, Confesercenti, Legacoop, CIA, Confagricoltura e Spedimar, intendono seguire per la governance del nuovo Consiglio Camerale. Un programma che rafforzi la vicinanza dell’Ente Camerale alle imprese e allo stesso tempo metta insieme le esigenze di ogni settore, integrandole fortemente, per uno sviluppo complessivo del territorio. Un metodo che consenta ad ogni settore ed Associazione di “vivere” maggiormente e veicolare le azioni che l’Ente Camerale mette in campo. Un confronto con le altre Istituzioni, affinché vengano colti gli elementi e le esigenze essenziali delle Imprese nel loro interesse ed in quello dell’economia cittadina tutta. Per CNA, Confesercenti, Legacoop, CIA, Confagricoltura e Spedimar, solo con il coinvolgimento e la condivisione, di tutte le rappresentanze del Consiglio Camerale è possibile conseguire importanti risultati; questo è la nostra intenzione che intendiamo perseguire convintamente. In questo contesto non possiamo esimerci da evidenziare come atipico ed irrituale l’inserimento all’interno delle proprie designazioni, da parte di Confindustria, di un Dirigente della CNA al quale era stato chiesto di favorire un fisiologico rinnovamento a favore di altre Associazioni. Tutto ciò non sembra andare nell’auspicata direzione della condivisione degli obiettivi e dei programmi nell’interesse delle imprese e dell’economia locale, che invece necessita di vedere le Associazioni mettersi unitariamente e lealmente al tavolo per discutere, ognuno nella propria autonomia e specificità, sulle iniziative da intraprendere.
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