Caro sindaco, cosa pensa del campo da golf a Banditella? Non ne vale la pena

Caro Sindaco,
E’ con grande curiosità che la cittadinanza ha salutato la sua elezione a primo cittadino di Livorno. Una città prostrata dalla crisi economica, dall’immobilismo politico e dall’affarismo senza progettualità, ha scelto Lei per essere guidata verso un futuro meno cupo del presente. Nonostante le divergenze di merito e metodo che dividono Rifondazione Comunista – Sinistra Unita per il Lavoro ed il Movimento 5 Stelle, non nego che la speranza di veder realizzato il progetto di una città più dinamica e giusta allo stesso tempo, possa trovare in Lei almeno un tentativo di realizzazione. Le Sue recenti prese di posizione contro la costruzione del nuovo ospedale e la cementificazione di Piazza del Luogo Pio, battaglie che hanno visto Rifondazione Comunista sempre in prima fila, mi spingono ad essere ottimista sulla possibilità di una diversa fruizione e pianificazione degli spazi pubblici della nostra città, finalmente libera da logiche di profitto per ristrette parentele affariste ma attente invece alla composizione degli interessi concorrenti di tutti i suoi fruitori.
Voglio porre quindi alla sua attenzione una questione che rappresenta egregiamente la sperequazione di cui siamo entrambi coscienti, quella della costruzione di un campo da golf in Banditella, uno degli ultimi spazi “vergini” della nostra città e che vede Rifondazione Comunista impegnata in una battaglia di informazione e di presidio per un pubblico dibattito sull’uso di quel pezzo di territorio. Crediamo fermamente che la città non sia stata debitamente informata e coinvolta nel merito del progetto e men che meno consultata sulle possibili destinazioni d’uso alternative di quell’area. Rifondazione Comunista, ed i cittadini che hanno firmato una petizione al riguardo, tutt’ora in svolgimento, non contestano la costruzione in sè della struttura, che peraltro prevede l’assunzione di alcuni lavoratori in esubero della ex Labronica Corse, ma il fatto che il progetto non tenga assolutamente conto degli interessi pubblici che si incontrano nella zona. Crediamo che in tempi di casse vuote non possa più essere eludibile porre davanti le imprese alle loro responsabilità sociali e crediamo che sia estremamente ingiusto imporre la costruzione di un campo da golf in una città sempre più povera, senza che l’amministrazione comunale abbia da dire niente sull’imposizione di un investimento compensativo per la collettività che possa mantenere libera e fruibile almeno una porzione di quell’area. Innumerevoli progetti in giro per il mondo ci raccontano di una socialità che riparte dalle poche aree verdi disponibili rimaste nelle aree urbane, dagli orti popolari, a quelli didattici per gli alunni, da attività di vecchiaia attiva a progetti di inclusione sociale, da percorsi ciclabili e teatri all’aperto. Vogliamo che Livorno si riappropri del suo futuro discutendo della destinazione d’uso dei suoi ultimi gioielli ed impedisca ai privati della solita cricca di scippare questo tesoro senza concedere niente in cambio.
Le chiedo, a nome di tutti i compagni e le compagne di Rifondazione Comunista e di tutti i cittadine e le cittadine che condividono con noi queste idee, di esprimersi pubblicamente in merito.

Francesco Renda Segretario Sezione Livorno Sud -Rifondazione Comunista

Riproduzione riservata ©