Caro sindaco, la mia scuola è sporca puoi venire a vederla e risolvere le cose?

Sono Sarah Corsani, la mamma di una bambina che frequenta la scuola elementare Thouar di Livorno che come molti altri genitori di tutta Italia stanno vivendo sulla propria pelle e quella dei propri bambini l’emergenza igienico sanitaria e di vigilanza nelle scuole statali. La situazione è drammatica: la Dirigente scolastica nei giorni scorsi si è adoperata con tutti canali a sua disposizione per vedere di risolvere nel minor tempo possibile e in modo più efficace la situazione. D’altro canto i genitori si stanno prodigando con raccolte firme, esposti agli organi competenti in materia di igiene e sicurezza, ma ad oggi le scuole sono aperte e se vogliamo evitare di far mangiare i nostri figli in locali non igienizzati ci siamo organizzati in un’uscita anticipata colletiva dei bambini e delle bambine, creando non pochi disagi ai genitori che lavoro. Il sindaco e l’assessore sono informati dei fatti e siamo in attesa che il Prefetto prenda in mano la situazione (anche dando l’ordinanza di chiudere le scuole!), ma ai bambini cosa dobbiamo dire? Io, ieri ho parlato con mia figlia, ho provato a spiegarle la situazione ma sono in difficoltà a farle capire “qualcuno” ha deciso che forse il suo futuro non è poi così importante. Il suo futuro come studentessa, come cittadina, come donna. E allora a modo suo ha provato a scrivere una lettera al Sindaco di cui di seguito vi allego il testo. E spero che “qualcuno” riesca davvero a fare una magia per poter far continuare in un clima sereno, sicuro e igienico a mia figlia e a tutte/i le i bambine/i che credono ancora il un mondo migliore.

 

“Caro Sindaco, Ciao!
mi chiamo V. e ho 7 anni e sono in 2 b alle scuole Thouar. Ti scrivo perchè non ti ho mai visto, però so che puoi decidere tante cose. A me mi piace la mia scuola, ci vado volentieri. Ho tanti amici, le maestre sono brave e le custodi sono gentili. Abbiamo anche un giardino senza erba, però quando ci andiamo ci si diverte tanto uguale. Noi ci mangiamo anche a scuola. Però da oggi la mai mamma non mi ci lascia più. HA DETTO CHE TANTE PERSONE NON HANNO PIù IL LAVORO E NON Cìè PIù NESSUNO CHE PULISCE LA SCUOLA. Io sono un po’ triste e anche un po’ arrabbiata.e anche mamma, e anche le maestre e anche le custodi. E’ bella la mia scuola e voglio fartela vedere. Perchè non vieni a mangiare con noi e non vieni a farci la pipì nei nostri bagni? Mamma dice che sono sporchi, ma se viene te magari succede una magia e li puliscono. Appena vieni però dimmelo che lo dico alla mia amica e ti lascio anche un pezzetto della mia schiacciata”.

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