Cantieri in Venezia occupati da senza tetto
Le palazzine in foto, che affacciano sugli Scali delle Ancore da una parte, e su via Uffizio dei Grani dall’altra, sono in costruzione da una decina di anni credo, i lavori si sono fermati e iniziati ancora mille volte, ma nessuno mai ha pensato di impedire l’accesso al cantiere a tossicodipendenti e barboni, che sguazzano all’interno. Anche il 24 ottobre un’ambulanza che ha portato via due tossici che vagavano per via Strozzi da mezzora dopo essere usciti di li, dove hanno infatti trovato siringhe e altro. Ma è possibile che nessuno imponga alla ditta che ha il lavoro in appalto, di recintare e impedire l’accesso a questi elementi? Dobbiamo vederceli girare tutto il tempo intorno a casa e stare attenti a dove si cammina per non pestare siringhe? E si che c’è anche un bel ristorante a 10 metri e una casa, abitata, che confina con questo schifo.
Nedo
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