Cannito alla vice sindaco: “Commissioni a rilento. Riformare lo Statuto subito”

Cara Vice Sindaco,

preoccupato dal rinvio al 12 novembre della 1^ Commissione per esaminare la riforma dello Statuto a partire dal Collegio di Garanzia, ti scrivo per sollecitare la tua attenzione sulla urgente necessità di concludere presto il cammino riformatore in materia già iniziato a gennaio 2015.

L’estrema lentezza dei lavori della Commissione, che non dipendono dalla sua Presidente, e gli ostacoli emersi di continuo, ormai mettono in forse perfino il termine di fine 2015 previsto dalla regolamentazioine vigente secondo una interpretazione restrittiva. Non si è ancora concluso il dibattito sul Collegio di Garanzia, eppure è indispensabile arrivare almeno a rivedere in profondità quell’impianto statutario sui vari referendum, che, come ben sai, quattro anni fa venne giudicato molto negativamente in due diversi provvedimenti del Tribunale presi da due differenti organi con orientamenti contrapposti.

L’andamento dei lavori in Commissione pare evidenziare che la lentezza derivi dalla struttura burocratica del Comune, spero non da voi, non particolarmente favorevole a modificare nella sostanza la configurazione statutaria da almeno metà della precedente legislatura. Ma gli ostacoli frapposti non possono trasformarsi in una battaglia politica.

Limitandomi solo alle ultime settimane, ho notato che c’è resistenza contro l’ipotesi che vengano definiti con precisione formazione, compiti e procedure relativi al Collegio di Garanzia e contro quella di ampliare le categorie di cittadini che di quel Collegio possano far parte nonché delle modalità di scelta spettanti al Consiglio Comunale. Continuando così, è facile prevedere cosa ci troveremo di fronte quando dovremo affrontare il tema referendum ed accentuare l’intervento riformatore definendo nuovi criteri più rispettosi dei principi partecipativi dei cittadini (almeno di quelli indicati quasi dieci anni fa dalla Regione Toscana e a Livorno rimasti lettera morta).

Non a caso, la divisione tra i Consiglieri e la struttura burocratica pare essere in sostanza univoca. Attiene appunto alla volontà dei primi di allargare in qualche modo la possibilità dei cittadini di intervenire sia a livello di garanzie sia a livello di partecipazione alla formazione degli indirizzi amministrativi di Livorno e della seconda a mantenere riserve discrezionali sui meccanismi della macchina pubblica, in alcuni casi sanzionati da anni dalle alte Corti giudiziarie e molto circoscritti dalle leggi. Senza contare che la vittoria al ballottaggio del tuo M5S con il suo programma mi pare voleva essere prodromica ad accentuare la presenza e l’influenza degli interessi dei Cittadini livornesi.

Con questa mia, desidero invitarti a prendere in mano con determinazione il processo riformatore in materia statutaria di qui a fine anno, ad evitare il pericolo di manovre dilatorie e a garantire, sulla base del diritto e della vostra consistenza numerica, che Livorno possa dotarsi entro il 2015 di uno strumento statutario di assoluto rilievo per far prendere parte i cittadini al meglio alla vita amministrativa cittadina. Se lo farai, non mancherà di certo l’appoggio di Città Diversa e, ritengo, quello di tutti gli altri Gruppi consiliari che mi pare abbiano responsabilmente preso atto di una simile necessità.

Cordialità.

Capogruppo Marco Cannito

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