BuongiornoLivorno: “Mare e costa, beni comuni ecco la nostra ricetta”

Prorogare le concessioni di spiagge e coste per altri vent’anni: questa è la ricetta del governatore Rossi, ricetta che aggira quanto imposto dalla direttiva europea e perpetua uno status quo, nella totale assenza di alternative – per non parlare di soluzioni – alle criticità legate alla fruizione libera del demanio costiero che, ricordiamo, è un bene collettivo delle comunità locali.
In questo senso il caso di Livorno è emblematico.
Da decenni, ormai, interi tratti di costa (di proprietà, ricordiamo, demaniale) non sono accessibili ai cittadini; ci riferiamo in particolare a tutto il lungomare che va dagli ex Cantieri Orlando fino ad Antignano, eccetto pochissimi tratti. Rossi intende prorogare per altri vent’anni questo modello di gestione di spiagge e coste rocciose, con investimenti e progetti da realizzare su aree demaniali e non fuori da queste: interventi su strutture ricettive, ripascimenti di spiagge erose, lavori su scogliera frangiflutti, riqualificazione dell’accesso al mare. Le spiagge e le coste, in quest’ottica, sono considerate nient’altro che porzioni di suolo su cui intervenire dall’alto per modificarle e attrezzarle il più possibile. Anche per la gestione futura, tanti più investimenti materiali saranno effettuati tanto più l’operatore verrà premiato.
La Regione non fa il minimo cenno a un modello diverso di gestione del patrimonio collettivo costiero né a una revisione di quello attuale – anche alla luce della direttiva – a fronte di impatti urbanistici rilevanti. Tutti questi interventi non rispettano l’identità dei luoghi e sono destinati ad avere un ancor più forte impatto sulle dinamiche costiere, senza toccare il problema dell’inaccessibilità al mare.
Negli ultimi dieci anni (periodo in cui il litorale toscano ha perso circa 147.000 m2 di spiagge) l’erosione delle coste ha visto un’enorme impiego di risorse pubbliche per il cosiddetto ripascimento, sia con il riporto di grandi quantità di sedimenti per ampliare “il parco spiagge” sia con la realizzazione di opere di difesa costiere.
Buongiorno Livorno manifesta tutta la sua contrarietà nei confronti di uno sviluppo costiero che vedrà pubblico e privato interpreti di uno stesso modello di cosiddetto sviluppo, che in realtà sarà prettamente economico e continuerà ad avere un grave impatto ambientale. Occorre un cambio di passo a livello locale; occorre aprirsi a una visione che abbia come obiettivi un turismo eco-sostenibile e la tutela e la salvaguardia del sistema costiero da nuovo cemento; occorre pensare un’economia basata su una fruizione della costa che abbia un basso impatto ambientale e che favorisca e incentivi attività sociali e sportive legate al mare, educative e scientifiche, per migliorare la salute. Il nuovo modello di gestione costiera dovrà avere al centro il patrimonio costiero visto, e agito, come bene comune, così da garantire alle comunità locali il libero accesso alle coste e alle spiagge, senza barriere e senza eccezione, e da accrescere il valore collettivo del mare e della costa dando la possibilità a ??#TUTTI di svolgere attività gratuite per godere le giornate all’aria aperta su spiagge e spazi costieri durante tutto l’anno.

Gruppo Urbanistica #BuongiornoLivorno

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