Buongiorno Livorno: stop a nuove aperture coop

Le nuove aperture di punti vendita a marchio Coop (pensiamo soprattutto a quella, imminente, di Porta a Mare, ma anche a quella futura presso il Nuovo Centro) non solo danneggiano il già precario tessuto costituito dai piccoli negozi di quartiere in una città dominata da un regime quasi monopolista, ma non sembrano essere accompagnate da alcun incremento occupazionale, nonostante le molte promesse in questa direzione. Da tempo, l’azienda Unicoop Tirreno non assume nuovo personale e non è in grado di estendere l’orario a molti dei suoi dipendenti (la maggioranza), che non per scelta hanno contratti part-time. Per questo motivo #Buongiorno Livorno condivide e sostiene l’impegno e lo sforzo del sindacato USB, che è riuscito in questi anni a far convergere sulle proprie posizioni la maggioranza dei lavoratori Coop. La ragione dell’ultima protesta sostenuta dall’USB mette in luce come l’azienda stia utilizzando la minaccia di numerosi esuberi del personale, che verrebbero assorbiti proprio dalle nuove aperture, dopo che per molto tempo si era lasciato intendere che l’apertura di nuovi punti vendita avrebbe incrementato le opportunità occupazionali e migliorato le condizioni lavorative dei dipendenti Unicoop. La domanda concreta che ci sentiamo di proporre ai nostri concittadini è, dunque, la seguente: se l’apertura dei nuovi punti vendita non costituisce un reale vantaggio per i dipendenti Unicoop, a chi giova? Forse ai negozianti di Borgo? O ai cittadini che avranno maggiori possibilità di scelta per fare la spesa? O ai giovani in cerca di lavoro? La risposta, purtroppo, è fin troppo chiara. Del resto, per quanto riguarda il Nuovo Centro, non crediamo che la nostra città, profondamente colpita dalla crisi, abbia bisogno in questo frangente di un altro centro commerciale, proprio mentre le piazze e le strade del ‘vecchio’ centro si stanno svuotando, e le serrande chiuse sono ogni giorno più numerose.

Giovanna Cepparello
per Buongiorno Livorno

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