Buongiorno Livorno: Orti urbani di via Goito? Salviamo il salvabile
Nella mattinata del 9 giugno si è svolta la commissione urbanistica che ha affrontato la questione degli orti urbani, con gli interventi della Cooperativa Clc, del collettivo orti e del comitato residenti e con un’ampia partecipazione dei cittadini.
L’interpellanza di Buongiorno Livorno, presentata nel marzo 2016, poneva la questione delle possibili alternative all’edificazione nell’area di via Goito, dopo che la giunta aveva dato un primo parere positivo agli uffici, sul progetto, presentato dalla proprietà, che prevedeva la realizzazione di appartamenti e del parco urbano.
Le alternative alla realizzazione di nuovi edifici residenziali avrebbero potuto prevedere, poiché la normativa lo consentirebbe, lo spostamento di indici su altre aree o il riuso di edifici inutilizzati presenti nel piano delle alienazioni, in modo da non cementificare e consumare suolo libero.
L’amministrazione ha confermato la destinazione dell’area e ha espresso l’impossibilità di trovare soluzioni alternative per recuperare la nuova edificazione su aree diverse. La sollecitazione da parte del sindaco al fine di trovare possibili alternative, per la proprietà, non è percorribile per motivazioni di tipo legale.
Si tratta di risposte che ovviamente non vanno nella direzione auspicabile e di cui prendiamo atto.
In quell’80% di potenziale proprietà pubblica l’amministrazione si è detta disponibile ad aprire un confronto per un progetto condiviso che tenga conto di tutte le istanze, riconoscendo il valore dell’esperienza degli orti urbani.
Ciò che preoccupa Buongiorno Livorno e che non è secondario, è la denuncia che gli uffici comunali hanno mosso alla proprietà riguardo alcune opere abusive presenti nell’area.
È fondamentale per Buongiorno Livorno che l’80% resti pubblico fin da subito senza recinzione di tutta l’area, in modo da mantenerla il più possibile nella sua integrità.
Il 15 giugno in commissione sarà illustrato il progetto di Oasi Urbana per l’area di via Goito a cura di un gruppo di cittadini e associazioni naturalistiche.
È chiaro che la vicenda dimostra quanto sia difficile in questa città cambiare l’ordine prestabilito, incidere sulle politiche urbanistiche entro un quadro in cui i gruppi di potere tutelano i propri interessi e l’assenza di alternative possibili costituisce l’affermazione di tale potere e impedisce veri e propri cambi sociali ed economici nell’ottica di giustizia e di sostenibilità.
Direttivo #BuongiornoLivorno
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