Buongiorno Livorno: ex circoscrizioni, a quando la completa riapertura?

Con grande rammarico registriamo la perdurante situazione di indisponibilità per l’utilizzo delle sale dislocate nelle sedi delle ex Circoscrizioni. La nostra città pullula di Associazioni, Comitati, soggetti di Cittadinanza Attiva. Queste strutture, distribuite quasi uniformemente nel territorio cittadino, garantivano un’importante sostegno logistico per iniziative, incontri, manifestazioni che costituiscono il tessuto più genuino e nobile della vita del popolo livornese. Le modalità semplici ed economiche con le quali era possibile accedere a queste strutture ne facevano una risorsa importante.

L’apertura e la conduzione delle sale è stata garantita negli ultimi trent’anni, anche nelle ore serali, dai partecipanti al “Progetto inserimento anziani”. L’attuale amministrazione comunale ha ritenuto di non rinnovare il bando di tale progetto per il 2015. Nella seduta del Consiglio Comunale del 13 ottobre scorso le opposizioni presentarono congiuntamente una mozione che chiedeva, giustificandola con la dimostrata utilità sociale, il rinnovo del bando. Tutto il gruppo consiliare di maggioranza votò contro, giustificando la scelta con motivazioni economiche. Tra l’altro, il progetto non rinnovato avrebbe garantito moltissimi altri servizi importanti, come il “nonno vigile” davanti alle scuole, l’apertura e la sorveglianza dei piccoli parchi circoscrizionali, l’ascolto e gli aiuti ad anziani in difficoltà e molto altro ancora.

Ciò è singolare, data la nota attenzione del Movimento 5stelle ai temi della partecipazione e della gestione dei beni comuni.

Nel programma elettorale del Candidato Sindaco Andrea Raspanti, sottoscritto dalla Coalizione di Sinistra, nel capitolo della partecipazione, si leggeva: “… si può sperimentare una nuova modalità di cura dei beni comuni, fondata sul modello dell’amministrazione condivisa e fare della partecipazione attiva dei cittadini alla cura dei beni comuni urbani un tratto distintivo della nuova amministrazione livornese. Questo obiettivo sarà perseguito agendo su due principali obiettivi: da un lato un lavoro sul funzionamento dell’amministrazione comunale per rendere organigrammi, procedure e regolamenti orientati alla possibilità dei cittadini di attivarsi per la cura dei beni comuni, dall’altro la sperimentazione operativa di forme di gestione civica di spazi pubblici su diverse aree della città, selezionate attraverso il pieno coinvolgimento dei quartieri. …”.

Consigliamo all’amministrazione di svegliarsi. Non si può privare la città di servizi importanti come quelli in questione, per non parlare dello spreco di spazi e risorse pubbliche che, non utilizzate, potrebbero facilmente essere preda di appetiti speculativi. Non ci si può trincerare ottusamente dietro motivazioni economico-finanziarie: la gestione mediante i “nonni” costava 100.000 €, tale cifra potrebbe essere facilmente ridotta mediante l’uso di “moneta sociale”, cioè sgravi fiscali, sconti su bollette, servizi in cambio di servizi e così via.

In questo caso non regge l’alibi dei tagli imposti dall’alto.

Direttivo e gruppo Sociale Buongiorno Livorno 

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