Buongiorno Livorno: cambiare si può, Grecia insegna

Buongiorno Livorno, nel dare il bentornato ai suoi rappresentanti che hanno partecipato alla chiusura della campagna elettorale ad Atene, saluta con entusiasmo e grande soddisfazione il trionfo elettorale di Syriza e di Alexis Tsipras. Grazie a questo successo oggi la Grecia offre all’Europa intera, oltre che a sé stessa, la possibilità concreta di voltare pagina e scrivere una storia nuova. Per la prima volta in un Paese europeo un partito esplicitamente contrario alle politiche di austerità e alla troika ha vinto le elezioni e governerà il paese. L’esistenza stessa di Syriza e, in queste ore, la sua affermazione, sono non solo un esempio ma una lezione. Vincere si può: a noi impararla e metterla in pratica. Una vittoria della sinistra, questa, figlia del primato della politica sulla demagogia e sulle scorciatoie, sempre facili ma proprio per questo rischiose. Syriza – che, ricordiamo, sta per Coalizione della Sinistra Radicale (Συνασπισμός Ριζοσπαστικής Αριστεράς, Synaspismós Rizospastikís Aristerás) – ha proposto non indicazioni astratte ma un programma alternativo praticabile e in parte già quotidianamente praticato: anziché discutere e dividersi in continuazione, come troppo spesso succede qui, ha operato sul territorio, promuovendo, appoggiando e contribuendo a realizzare ciò che il movimento operaio ha fatto in passato con le società di mutuo soccorso: mense e dispensari farmaceutici popolari e gratuiti, ambulatori con personale medico e infermieristico volontario, cooperative per l’occupazione di persone rimaste senza lavoro e innumerevoli altre esperienze autogestite nate dal basso. Il consenso di Syriza non è frutto di promesse e proclami elettorali ma di un’attività, insieme politica e sociale, che ha costruito e costruisce, ogni giorno, con forza e pazienza, la consapevolezza del diritto a servizi, dignità e futuro per chi vive in Grecia.
Il programma economico di Syriza, nato e cresciuto nell’emergenza della grave crisi imposta al Paese, è fortemente ambizioso. Molti gli aspetti decisamente interessanti rivolti ai settori più svantaggiati, a cominciare da chi non percepisce più alcun reddito o quasi: salario minimo, cancellazione del licenziamento collettivo, blocco delle privatizzazioni, stanziamento di fondi per gli investimenti statali, forniture di energia gratuita, alimentazione garantita, cure mediche e farmaci accessibili a tutta la popolazione, casa assicurata a circa trentamila nuclei familiari, tredicesima mensilità per le pensioni inferiori ai 700 euro, gratuità dei trasporti pubblici, ribasso dell’Iva sul gasolio da riscaldamento e altro ancora. Alexis Tsipras, nel suo primo discorso pubblico, ha di fatto dichiarato aperta la rinegoziazione delle condizioni economiche imposte alla Grecia dai vertici Ue. È una strada in salita, certo, perché la possibilità che un governo di Syriza possa mantenere le promesse fatte e realizzare davvero il suo programma elettorale dipenderà anche e soprattutto dalla capacità di mobilitazione e protagonismo dei greci e delle greche: ma, e lo abbiamo toccato con mano in questi giorni, è un lavoro che non parte da zero bensì dalla forza delle esperienze portate avanti in questi anni. L’importanza di questo risultato è immensa, soprattutto se pensiamo che Matteo Renzi ha guidato per sei mesi la Ue senza nemmeno metterne in discussione l’assetto costituzionale. Con Tsipras la fase costituente si riapre: è tempo di recuperare il deficit di democrazia e legittimità della Ue e rimettere al centro la Carta dei diritti, che devono fondarsi su dignità e solidarietà, non sul mercato. Il futuro non è un gioco e prevederne gli sviluppi è quanto mai incerto: ma la storia si è rimessa in cammino e questo risultato ha la potenzialità di cambiare gli scenari europei e provocare un effetto domino. Come ci hanno detto in questi giorni ad Atene, questo è solo il primo passo di una lunga maratona che potrebbe arrivare fino in Spagna, dove Podemos ha già iniziato a camminare. Viva Syriza, viva il popolo greco!

Direttivo #BuongiornoLivorno

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