Bellandi (Pd): “Ecco il quadro della situazione finanziaria del Comune”

I livornesi hanno recentemente appreso che il Comune ha per la prima volta, almeno dopo 40 anni, una esposizione verso il proprio tesoriere per oltre 21 milioni di €.

La ragione del ricorso al credito bancario per motivi di finanziamento quotidiano della macchina comunale (ora comprendiamo meglio perché il funzionamento non sia un granché) non per investimenti viene individuato nei maxicrediti che il Comune stesso vanta nei confronti del mondo: Stato, Regione, controllate e partecipate. Ora pur ritenendo fondato tale comma, ci si deve spiegare come questo si sia determinato, almeno nel proprio ammontare, negli ultimi 18 mesi (quelli del governo a 5 stelle) e in alternativa, quale sapienza gestionale abbia consentito alla precedente gestione (Cosimi Sindaco, Nebbiai alla finanza) di non ricorrere ai fidi bancari per tirare avanti nella ordinaria amministrazione. Preoccupa infine l’affermazione dell’Assessore Lemmetti sulla indeterminatezza dei crediti vantati nei confronti della Regione.

Inoltre una preoccupazione che come partito vogliamo manifestare è proprio relativa al costo di tale indebitamento, per il momento sappiamo ben modesto, per il futuro sicuramente rilevante.

Il tasso dell’anticipazione di cassa, in sede di gara per la tesoreria era stato offerto molto basso proprio perché nei precedenti 30 – 40 anni mai era stato utilizzato, è pertanto certo che al rinnovo della tesoreria (ormai prossimo) tale condizione di favore subirà peggioramenti sensibili.

Resta infine la preoccupazione fondamentale circa la capacità di rientro di tale fido (il rimborso dell’anticipazione di cassa) e che le manovre fiscali siano infatti completate tutte in danno dei cittadini! L’IRPEF al Massimo e la TARI incrementata del 20% otre ad IMU, TASI etc..

I crediti come sempre sono difficili da riscuotere (almeno temporalmente) e pertanto i 75 milioni citati, non si sa che tempi di rientro avranno, mentre i 25 milioni di AAMPS hanno margini di svalutazione sensibili.

La necessità di spese anche sul fronte Welfare crescenti ed invece già compresse, gli investimenti evanescenti se non fatui come miraggi. Forse è venuto il momento di fare certificare i bilanci, compreso quello comunale.

Federico Bellandi Partito Democrartico

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