Il ballottaggio sia occasione di rilancio per la città

Mentre prendiamo atto, dai vertici regionali del Pd, delle perplessità nel modo di condurre la campagna elettorale da parte della dirigenza livornese, cerchiamo di uscire dalle polemiche e proponiamo al candidato Ruggeri dei semplici punti di rilancio della città, da cui partire per affrontare il ballottaggio:

1) proporre i nomi, prima del ballottaggio, di almeno 3 assessori di qualità e competenza adeguata, fuori dalla schiera dei partiti, per dimostrare la propria autonomia decisionale dall’apparto del partito; avere una giunta composta da non più di 7 membri (sindaco oltre a 6 assessori)
2) avviare il processo di privatizzazione delle aziende comunali, entro il primo mandato, per abbassare le tasse a tutta la collettività (imprese e famiglie);
adottare, per la nomina degli amministratori, nel frattempo, i criteri consigliati dalla UE (raccomandazione 2005/162/CE) e dall’articolo 2399 del codice civile per la nomina degli amministratori indipendenti, attraverso un percorso trasparente che preveda prima l’adozione da parte del consiglio dell’indirizzo e degli obiettivi di gestione e poi la nomina degli amministratori. Interrompere la confusione fra potere di indirizzo e controllo e potere di gestione delle aziende pubbliche e di servizio pubblico
3) rinnovare la tecnostruttura comunale lasciando andare in pensione chi lo deve per limiti di età e cambiando la gestione della segreteria generale, dando un segno di vera discontinuità burocratica;
4) rivedere il ruolo pubblico nella gestione della cultura attraverso una maggiore partnership con i privati. Favorire i progetti che mettano in relazione scuole e teatri su temi come: formazione del cittadino; regole; memoria.
5) la cultura, specie quella di governo improntata a un deciso riformismo contro gli interessi corporativi, deve diventare patrimonio di tutta la Giunta, trasformandosi in Giunta della Cultura, per questo proponiamo la modifica dell’assessorato della Cultura in assessorato alla Formazione ed eventi artistici.
6) oltre ai progetti che mettono insieme scuole e teatri, per favorire lo sviluppo di una cultura imprenditoriale e comunque migliorare l’orientamento professionale degli studenti, che oggi sono anche adulti che hanno perso il loro precedente lavoro, proponiamo di inserire progetti che mettano in relazione assessorati dedicati allo sviluppo, scuole, camera di commercio, port authority e organizzazioni di categoria.
7) agevolare per mezzo degli strumenti urbanistici la riqualificazione immobiliare e modificare ulteriormente i parametri minimi per il frazionamento immobiliare in modo da sollevare dalla pressione demografica le zone densamente abitate del centro città; introdurre l’adozione di iniziative di riqualificazione urbana ad iniziativa mista pubblico/privata, che favoriscano il rinnovamento del patrimonio piuttosto che la nuova costruzione.
8) riprendere il progetto del Commercio della passata Amministrazione e concluderlo con la riqualificazione del Mercato Centrale e con il recupero – dal degrado – del comparto via Buontalenti-piazza Cavallotti, ormai indegno per una città civile, superando il blocco e i veti incrociati degli interessi organizzati;
9) prendere definitivamente coscienza che Livorno è una città inserita in un sistema metropolitano che ha risorse importanti ma che sono valorizzabili solto se riescono ad attrarre investimenti, intelligenze, imprese eccetera. Pertanto, avviare con decisione un’azione di costruzione di politiche e gestione comune con Collesalvetti e Pisa, al fine di disegnare una vera politca metropolitana che guardi al futuro e non si chiuda nella difesa del passato, favorendo la nascita di un governo metropolitano vero e proprio.

Questo per noi sarebbe un segnale positivo di avanzamento politico-programmatico su cui far convergere un ampio consenso.

Marco Ristori
portavoce Livorno Democratica

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