Anppia: 25 Luglio, per la pace di ieri e per la pace di oggi

Il 25 Luglio per l’Anppia di Livorno assume da sempre un particolare significato, e quest’anno ancora di più : sono infatti 3 mesi che ci ha lasciato Garibaldo Benifei, nostro Presidente e Presidente Onorario Nazionale dell’Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti. Garibaldo, persona amata da tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato per non aver mai rinunciato ai suoi ideali di Pace, Uguaglianza e Solidarietà per cui il regime lo aveva condannato a sette anni di carcere per la sua attività di antifascista e comunista, teneva particolarmente alla celebrazione, che abbiamo sempre fatto, del 25 luglio : la data in cui Mussolini perse il potere e di fatto iniziò la fine del fascismo. Certo, la libertà e la Democrazia in Italia furono raggiunte solo quasi due anni dopo con lotta di Liberazione e la Resistenza, a prezzo di migliaia di morti ed innumerevoli distruzioni, ma la caduta di Mussolini fu immediatamente percepita dal paese per quello che significava, la fine di un’epoca o meglio di un incubo. Ci furono immediatamente manifestazioni spontanee in moltissimi centri in cui si inneggiava al ritorno della libertà ed anche la stampa nazionale, nel riferire la notizia dell’arresto del duce, in questi primi giorni si mosse secondo la stessa lunghezza d’onda. La popolazione, a Roma ed in altre città, dimostrò davanti alle prigioni reclamando la liberazione dei detenuti politici.
Il tribunale speciale, che aveva comminato centinaia di ergastoli con migliaia di anni di galera e sentenze di morte, era decaduto e così’ poterono tornare alle loro famiglie tutti coloro che erano stati imprigionati, anche se spesso fu solo una felice ma breve parentesi prima di scomparire per partecipare alla lotta partigiana : così fu per molti livornesi di cui ricordiamo tra tutti Benifei, Conti, Raugi, Giachini, Geppetti, Nenciati.
Ma il 25 luglio rappresentò senz’altro una rottura e ne abbiamo prova leggendo, ad esempio, i rapporti di polizia che descrivono, con estrema preoccupazione, una situazione fuori controllo sia nel paese ma soprattutto nelle fabbriche dove ogni rapporto gerarchico fondato sull’autorità e sulla fedeltà al regime è saltato: “Dall’epoca dell’assunzione del nuovo Governo e conseguente scioglimento del partito fascista, e soprattutto per la campagna svolta nei primi giorni dalla stampa di Milano che inneggiava alla riacquistata libertà, nella massa operaia è subentrata la convinzione di poter fare il proprio comodo……i dirigenti degli stessi stabilimenti per essere già in vista durante il cessato regime fascista, non riscuotono la fiducia dei dipendenti, i quali ne profittano per fare il proprio comodo con pregiudizio della produzione” (Regia Questura di Livorno 16 Agosto 1943 N° 09398 Div. Gab.)
Vogliamo ricordare del 25 luglio proprio questo, per come allora gli italiani abbiano iniziato un percorso, difficile e pieno di sofferenze, per riappropriarsi della democrazia e, in definitiva, della propria sorte, della propria storia. Questo è quello che voleva sempre ricordare Garibaldo Benifei e noi con lui. MA GARIBALDO, INSIEME A SUA MOGLIE OSMANA, CI HA SEMPRE SPINTO ANCHE A CONSIDERARE QUESTO COME UN PERCORSO CHE non arriva mai ad un compimento definitivo e CHE HA sempre nuove mete da raggiungere e nuovi nemici con cui misurarsi. GUARDIAMO, AD ESEMPIO, A QUELLO CHE STA ACCADENDO PROPRIO IN QUESTI GIORNI IN EUROPA, CON LE VICISSITUDINI DELLA popolazione ED I DIKTAT DI CERTI organismi internazionali, UNA VICENDA CHE HA PORTATO alla ribalta e POSTO IN discussione POLITICHE ECONOMICHE CHE STANNO MOSTRANDO LIMITI E DIFFICOLTÀ. QUESTE VICENDE CI SPINGONO A RICHIAMARE CON FORZA LA NECESSITÀ DI RICORDARE, OGGI PIÙ CHE MAI, COME la Democrazia e la dignità DEI POPOLI SIANO I valori primari, VALORI CON I QUALI CHIUNQUE DEVE CONFRONTARSI “a priori”.
È con questo doppio ricordo, di Garibaldo e del 25 luglio, E CON LA NECESSITÀ DI ALIMENTARE LA MEMORIA E DI GUARDARE ALLE SFIDE CHE VERRANNO CHE QUEST’ANNO TORNEREMO A CELEBRARE QUESTA RICORRENZA. LO FAREMO IN FORMA PIÙ “sommessa” di altre volte MA LO FAREMO CON LO SPIRITO DI CHI VUOLE ONORARE CON FORZA LE IDEE E L’ESEMPIO DI CHI CI HA PRECEDUTO E DI CHI HA LOTTATO PER DONARCI LA LIBERTÀ E LA DEMOCRAZIA. PER RINNOVARE QUESTO IMPEGNO VI ASPETTIAMO il 25 LUGLIO, A LIVORNO, PER LA DEPOSIZIONE DI UNA CORONA al  Monumento degli Antifascisti e  dei Perseguitati Politici (Pinetina del Viale delle Libertà). LA CERIMONIA  AVRÀ INIZIO ALLE ORE 10,00 ALLA PRESENZA DELLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE ED ALLA QUALE invitiamo tutta la cittadinanza.

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