Vi racconto il mio reality-show in Albania

Anna Campani, livornese di 30 anni, racconta la sua esperienza nel talent show “Americano – Il primo sulla notizia” andato in onda nella nuova rete televisiva Agon Channel, canale 33 del digitale terrestre. Un programma della durata di 3 mesi che ha visto i concorrenti lavorare nella redazione di Agon News diretta da una vecchia conoscenza anche del giornalismo locale, Giancarlo Padovan (già direttore del Corriere di Livorno, ma ben più noto per essere ex direttore di TuttoSport, nonché opinionista sportivo di successo su 7 Gold).

La lettera di Anna Campani – La prima cosa a cui penso quando ricordo quest’avventura è il sole che entrava nella mia stanza la mattina presto, quella che mi esortava ad alzarmi per correre in redazione. Vivere per un mese e mezzo ventiquattro ore su ventiquattro di giornalismo e poi tornare alla vita “reale” è decisamente difficile. Sopratutto quando, per quel tempo, si è state esattamente quello che si è sempre sognato di essere. Americano per me è stato una scossa, mi ha dato dato la consapevolezza assoluta che non posso vivere senza questo lavoro, anche se sono stata costretta a volare in Albania per riuscire a inseguire questo sogno, a causa della forte precarietà che permane nel nostro lavoro e che uccide irrimediabilmente noi giornalisti.
Mi sono innamorata dell’Albania, è un paese bellissimo, affascinante, che non smetteresti mai di scoprire e guardare, che ti piacerebbe raccontare. Già l’Albania con i suoi colori, le sue montagne e il suo mare è stata il teatro perfetto di questa mia esperienza.
Ad Agon Channel ho conosciuto persone stupende, grandi professionisti. Persone che mi hanno sempre messa a mio agio e mi hanno fatta sentire importante e apprezzata. Ho lavorato con loro fianco a fianco per anche dodici ore al giorno, nella maggior parte dei casi avevano sempre il sorriso sulle labbra. Lo staff della produzione inoltre è è una squadra veramente vincente, oltre che composta da belle persone. Come i ragazzi della regia che ci seguivano 24 su 24, che erano il nostro Grande Fratello e noi che ogni volta ci dimenticavamo di accendere i microfoni.
Erano due anni che avevo abbandonato questo lavoro, tornare in una redazione al fianco di giornalisti professionisti e vedere i miei servizi andare in onda in un TG nazionale è stato un qualcosa di stupendo. Prima di partire per questo viaggio ho sentito molto parlare di Agon Channel e delle volte non bene. Io personalmente non condivido niente di quello che è stato detto, forse da pensieri e pregiudizi decisamente troppo affrettati. Dico la verità non ci penserei un secondo a tornare in Albania per lavorare, neanche un secondo.
So che devo crescere ancora, soprattutto sotto il punto di vista della dizione, il mio punto debole. Ma essere uscita dal programma non mi fermerà. So di aver fatto un bel percorso, una strada in salita che sono riuscita a scalare, anche quando tutti davano per scontato che scivolassi.
Di solito non sono mai contenta di quello che faccio, forse perché sono una maniaca del perfezionismo, ma ad “Americano” ho dato il massimo, ne sono orgogliosa e una parte di me pensa di non aver meritato l’uscita, ma questo è il gioco e non sarà la mia eliminazione a determinarmi come giornalista. La cosa più bella che però mi ha lasciato questo programma sono le persone, i miei colleghi, quelli che hanno condiviso con me questo percorso, finito troppo presto. Eravamo una redazione spettacolare, professionale e seria, abbiamo fatto cose veramente belle, programmi, speciali, approfondimenti, TG. Non avevamo niente di meno di una redazione vera, anzi. Sono veramente fiera di averne fatto parte e di aver scritto fianco a fianco con questi ragazzi. E volevo ringraziarli…. per ogni minuto nel quale abbiamo lavorato insieme. Dopo “Americano”, sono in cerca della possibilità, quella che ti cambia la vita e lotterò per ottenerla.

Riproduzione riservata ©