Acqua staccata alla Cigna. Asia-Usb: “Un fatto gravissimo”
Quello che è successo stamattina al palazzo della Cigna, quando alcuni operai Asa scortati dalla polizia hanno staccato l’utenza dell’acqua, è un fatto gravissimo che va al di là di qualsiasi critica o posizione politica in merito alla legittimità di un’occupazione di un immobile.
All’interno dello stabile hanno trovato rifugio numerosi bambini anche piccoli e donne incinta. La torre della cigna risulta abbandonata da anni ed addirittura alcune parti non sono mai state utilizzate.
Non vorremmo che il distacco delle utenze possa essere il primo passo verso uno sgombro violento della struttura. Un eventuale sgombero contro il quale come sindacato inquilini e come famiglie occupanti ci opporremmo con qualsiasi mezzo.
D’altra parte solo nei mesi di marzo e aprile sono previsti circa 78 sfratti esecutivi con forza pubblica. Nel caso in cui il blocco della Chiccaia venga effettivamente utilizzato come emergenza abitativa saranno disponibili solo 21 appartamenti. Un numero totalmente insufficiente per rispondere all’emergenza.
Venerdì 26 febbraio il sindacato inquilini Asia organizzerà due picchetti antisfratto in contemporanea. Uno in via Buonatlenti ( mamma con figlia minorenne) e uno in via del Giglio ( nucleo di 6 persone con due minori e un anziano) .
Per giovedì 3 marzo invece è previsto un presidio di fronte al tribunale di via De Larderel durante lo svolgimento dell’udienza, promossa dal responsabile Asia-USB Ceraolo Giovanni, contro il comune di Livorno che, in ottemperanza al famigerato articolo 5 del piano casa di Renzi ( lo stesso che prevede il distacco delle utenze per chi occupa) decise di cancellare la residenza anagrafica a lui e alla sua famiglia.
Asia-Usb Livorno
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