Aci: “La nuova viabilità in centro è un boomerang”. M5S: “Idea di mobilità alternativa all’auto”

Crediamo che i tempi siano maturi per poter affermare senza ombra di smentita che il progetto della nuova rotatoria da poco inaugurata all’altezza del monumento dei Quattro Mori, in teoria finalizzata alla fluidificazione della viabilità nel tratto antistante la zona portuale, si sia rivelato errato.
La nuova infrastruttura pare essersi trasformata in un boomerang controproducente, che ha sortito effetti opposti a quelli che l’Amministrazione Comunale si era prefissata al momento della sua progettazione. Lo snodo forzato, creato per ovviare allo smantellamento del precedente incrocio regolato tramite un tradizionale impianto semaforico, provoca un sostanzioso incolonnamento in coincidenza con le cosiddette ‘ore di punta’ e crea una concatenazione di disagi ai malcapitati automobilisti, specie nelle finestre di maggior afflusso comprese tra l’orario di entrata e quelle di uscita dei lavoratori dagli uffici
Chi proviene dal ponte di Santa Trinita, procedendo in direzione sud, prima di arrivare alla famigerata rotatoria s’imbatte in un precedente semaforo. Uno sbarramento che per il malcapitato automobilista-centauro diventa arduo da superare nel pieno rispetto del Codice della Strada, specie se pressato dai mezzi dietro di lui e dallo scattare del segnale rosso mentre si trova imbottigliato a cavallo dell’incrocio con via san Giovanni.
In precedenza, il semaforo all’altezza dell’imbocco con via Grande si trasformava in un impiccio limitato soltanto a particolari momenti della giornata; ora invece, la rotatoria rappresenta in maniera un ostacolo costante e incombente, trasformandosi non di rado un vero e proprio elemento di pericolo per i conducenti dei tanti veicoli imbottigliati che, presi dall’impazienza, finiscono per effettuare manovre avventate o al limite del rispetto delle precedenze. In aggiunta, rimane il fatto che la rotatoria non sia stata terminata a distanza di mesi dall’inizio dei lavori. A nostro avviso, sarebbe stato più ragionevole ultimare quest’opera prima ancora di aprire i cantieri per mettere mano a quella altrettanto discutibile che sta prendendo vita in queste ore in piazza Giovine Italia, il cui timing d’inaugurazione (proprio in coincidenza con le festività e con il volume di traffico ai massimi livelli annuali, complice il riversarsi di mezzi privati verso i negozi del centro cittadino per ultimare lo shopping natalizio) appare tanto beffardo quanto assurdo e illogico. Da un lato quindi è innegabile come il restringimento della carreggiata, dovuto ai contemporanei lavori di manutenzione al distributore che rifornisce di carburante i pescherecci ormeggiati di fronte al palazzo dei Portuali, non abbia sinora agevolato la scorrevolezza del flusso di traffico. Però è altrettanto vero che i lavori, conclusi in quel tratto solo un paio di settimane fa e per giunta ancora in essere poco più avanti lungo gli scali Novi Lena, non siano da imputare quali unici responsabili del caos che inevitabilmente si viene a formare.

Riccardo Heusch Presidente Commissione Traffico e Mobilità

La risposta postata dal Gruppo Consiliare 5 Stelle sulla loro pagina facebook. “Il nostro intento è di costruire una viabilità alternativa all’auto” –  Crediamo che i tempi siano maturi per poter affermare senza ombra di smentita che coloro i quali rappresentano l’Automobil Club Italiano a Livorno non siano all’altezza del compito a loro richiesto e che molto spesso le loro conclusioni in tema di mobilità e di gestione del traffico siano assolutamente errate. Particolare è il riferimento a Riccardo Heusch Presidente della Commissione Traffico e Mobilità che in un suo recente articolo pubblicato dal quotidiano online QuiLivorno.it, afferma con assoluta certezza che l’intervento della rotatoria dei 4 Mori si è rivelato un boomerang per la fluidificazione del traffico. Riducendo il suo campo visivo alla sola rotatoria dei 4 Mori, senza prendere in considerazione che il progetto complessivo prevede 5 lotti (rotatoria 4 Mori, rotatoria Piazza Giovine Italia, rotatoria Ponte di Santa Trinita, rivoluzione dei flussi nel primo tratto di Via Grande e eliminazione del semaforo degli Scali Manzoni), Riccardo Heusch trae le sue conclusioni quando il progetto è stato realizzato per appena un quinto del totale. Un po’ come giudicare la bellezza di una casa in costruzione quando ancora si stanno facendo le fondamenta. Total nonsense.

Ricordiamo inoltre ai difensori dell’automobile che uno tra i principi cardine di questa amministrazione è quello di “moderare” il traffico e creare una mobilità alternativa all’auto, motivo per cui ci avviamo a redarre un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile che liberi progressivamente i cittadini da questa cieca dipendenza, in modo che l’auto diventi solo uno dei 4 elementi del Modal Split (piedi, bici, auto, mezzo pubblico).
Con buona pace dei lobbisti dell’auto.

Gruppo Consiliare Movimento Cinque Stelle Livorno

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