Aci: “Traffico lungo i Fossi: una rivoluzione cervellotica e controproducente”

Se è vero che sono trascorsi solo pochi giorni dall’apertura della rotatoria di Piazza Giovine Italia e della successiva inversione della viabilità lungo gli scali limitrofi, sono altrettanto innegabili gli errori che si ripercuotono già sulla circolazione in entrata e uscita dal centro cittadino.
Anche in occasione delle critiche più aspre formulate attraverso i nostri comunicati, l’Automobile Club Livorno non ha mai fatto espresso alcun riferimento specifico ‘ad personam’ bensì, in maniera più generica, al ruolo e alla mansione ricoperta dal soggetto incaricato dall’Amministrazione Comunale. Al contrario, la recente risposta a firma dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle, si è accanita con toni sin troppo veementi e poco civili contro il Presidente della Commissione Traffico e Mobilità dell’Ente, il Consigliere Riccardo Heusch. Premesso come tale replica abbia ampiamente travalicato i confini del politicamente corretto, l’AC provinciale intende passare oltre la sterile polemica e chiede che vengano quanto prima resi pubblici i dati esatti riguardo al flusso di traffico impegnato nelle direzione scali Manzoni scali d’Azeglio.
Tali statistiche risulterebbero utili al fine di quantificare le migliaia di chilometri percorsi inutilmente in prossimità di un’area nevralgica come il centro cittadino. Da parte dell’Amministrazione Comunale, nel corso di questi ultimi mesi, sono stati lanciati ripetuti annunci di un concerto impegno allo sviluppo progressivo di un tipo di mobilità comunemente definita più sostenibile per l’ambiente: i provvedimenti presi ultimamente però, in concreto, paiono al contrario smentire clamorosamente tali buoni propositi visto che costringono gli automobilisti e i centauri livornesi a percorrere inutilmente un maggior numero di chilometri o a rimanere comunque incolonnati in lunghe e interminabili file, con l’annesso consumo di carburante e immissione di polveri sottili nell’aria.
Se è vero che le opere vanno giudicate a fine lavori, risulta però altrettanto accettato il detto che ‘il buongiorno si vede dal mattino’: già in queste battute iniziali del ‘post inversione’ del senso di marcia, ostruito dai frequenti e ripetuti sbarramenti portati dalle auto in entrata e uscita o dagli stalli blu destinati alla sosta a rotazione, il traffico che percorre gli scali, non riesce quasi mai a defluire in maniera corretta e sufficientemente rapida.
Inoltre, l’inversione crea grossi problemi non solo al transito in direzione verso il centro ma anche in uscita da quest’ultimo. Un blocco inaccettabile, un ingorgo per giunta innaturale e creato a tavolino soltanto al fine di provare, peraltro in maniera poco proficua e ancora troppo cervellotica, a rendere più fruibile e appetibile l’approdo dei mezzi privati all’ingresso del vicino parcheggio ex Odeon, sino ad oggi clamorosamente snobbato e sottoutilizzato.
Se l’intervento relativo alla costruzione della rotatoria ai Quattro Mori poteva arrivare ad essere tollerato anche nei suoi risvolti negativi per l’impatto portato sui flussi di traffico nel corso dei lavori, quello in piazza Giovine Italia si spinge addirittura nell’illogicità controproducente. Anche perché chi procede in direzione nord – sud non ha la sensazione di immettersi in una rotatoria, risultando la curva da seguire troppo poco inclinata: il rischio conseguente è quello che, chi si immette, non venga sufficientemente indotto a rispettare la precedenza che spetta a chi invece dentro la rotatoria sta già transitando. Inoltre, per quanto concerne la viabilità del quartiere nelle sue strade interne, un’altra perplessità specifica è legata al motivo per cui si impone a chi arriva da via degli Apostoli di cedere il passo una volta giunti all’incrocio con via Verdi. Da via Sardi, mediamente, arrivano ben poche auto sino alla parte finale di via Verdi, nel suo imbocco con piazza Cavour: perché fermare inutilmente il traffico, indirizzato proprio verso il parcheggio ex Odeon? L’unica nota positiva di tutta questa rivoluzione è il ripensamento dell’uscita dal sopra menzionato parcheggio, con la possibilità di arrivare in piazza Cavour e quindi imboccare gli scali in uscita.
Sempre in materia di aree di sosta già presenti in zona, cogliamo quindi l’occasione per formulare pubblicamente una richiesta di un incontro con il Sindaco Nogarin per trattare in maniera più approfondita, tra gli altri, anche il tema del conseguente peggioramento della fruibilità del parcheggio di piazza Benamozegh: uno spazio che, alla luce di un accesso reso più complicato recenti correzioni operate, risulta ora fortemente penalizzato.

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